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125° Anniversario per Omega

Omega ha festeggiato a Bienne i 125 anni del nome che l’ha resa famosa nel mondo. Un nome che era stato suggerito ai fratelli Louis-Paul e Cesar Brandt dal loro banchiere, Henri Rieckel, al quale i due imprenditori avevano mostrato il Tasca Calibro 19’’ , che inaugurava una nuova era industriale.

125th anniversary of the name Omega (the last word of greek alfabeto) which was suggested in 1884 to brothers Brandt by the manager of their bank, because of Calibre 19”’ novelties. Today 19 new Caliber 19”’, made also with some original components of the past, will be ready for pocket watches, while a limited anniversary edition of De Ville Trésor shows a red dial.

Il Concept rivoluzionario si basava sull’intercambiabilità dei componenti del movimento Lepine di grande precisione e con 23 tra rubini e diamanti, riducendo notevolmente i costi. Era l’ultima parola in fatto di tecnica orologiera, proprio come Omega è l’ultima lettera dell’alfabeto greco. Due anni dopo, all’esposizione nazionale di Ginevra, Omega riceveva la medaglia d’oro e il giornale della Federation Horlogère scriveva: questo orologio è un prodotto superiore, sembra valere il doppio del prezzo al quale viene venduto, è l’unica critica che gli si può fare”.

I componenti del Calibro 19”’ di Omega

Louis-Paul e Cesar che rappresentavano la seconda generazione dei Brandt ( l’azienda era stata fondata a La Chaux-de-Fonds nel 1848 dal loro padre Louis), nel 1880 trasferirono l’impresa a Bienne dove in breve divenne uno dei più importanti stabilimenti orologieri dell’epoca con 250 addetti che arrivarono a 600 nel giro di un decennio. Nel 1889 la produzione annuale era di 100.000 orologi, ma nel 1900, all’esposizione di Parigi, l’azienda annunciò orgogliosamente che era arrivata a 180.000 orologi all’anno, vale a dire 600 al giorno, uno al minuto e anche questo traguardo fu ben presto superato. Un solo operaio sovraintendeva all’operatività di 15 macchinari, su ogni orologio le operazioni necessarie erano più di 1600. Da Omega si faceva tutto in casa, persino le viti e poiché per ogni movimento ne occorrevano 42 se ne dovevano produrre 33.600 al giorno (per i movimenti più raffinati però ne occorrevano 50 e quindi la produzione aumentò); l’utensileria lavorava a pieno ritmo, e in house – come si dice oggi – 1600 macchine realizzavano i 145 componenti necessari per la produzione; aumentavano anche gli operai, arrivati a 1500 (e quasi un terzo vedeva all’opera le donne).

Il deposito di nome e marchio pubblicato nel catalogo Omegamania

Nel catalogo dell’Asta Omegamania battuta da Antiquorum nel 2007, Patrizzi ha pubblicato il documento n°6811 del 10 marzo 1894 che certifica il deposito del nome e del Marchio alle 8 del mattino.

Per l’anniversario dei 100 anni, nel 1994, fu prodotto un orologio da polso in serie limitata a 1894 esemplari in oro rosa e 100 in platino, con gli ultimi movimenti ancora disponibili del Calibro Omega 30, impiegato dal 1939 al 1962; inoltre cento esemplari avevano il quadrante in smalto cloisonné e montavano il Calibro Omega 286.

Il Trésor De Ville del 125° Anniversaro

Oggi due orologi ricordano il 125° anniversario: un De Ville Trésor 125th anniversary edition in oro giallo e quadrante in smalto rosso, con fondello decorato in modo particolare, e un orologio da taschino. Per quest’ultimo sono stati riportati in vita 19 movimenti del Calibro 19’’’ con molti componenti originali, ponti, platine, scappamenti e la mola bimetallica del bilanciere, ma anche con recenti innovazioni tecnologiche della Casa.

 

 

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