I Freak sono il fiore all’occhiello della Maison di Le Locle, anche se non si possono dimenticare i Marine e più distaccati i Classic con splendidi quadranti in smalto. L’offerta si completa con i Diver e gli Executive, che rispondono ai desideri più attuali e con gli orologi gioiello.
A new Freak self-winding and two one-of-a-kind peaces with different technologies on dials, but also a Deep Diver w.r. m.1000.
Volutamente non abbiamo citato gli astronomici (dal Trittico dedicato a Galileo, Copernico e Keplero sino al più recente Moonstruck) che costituiscono un settore a sé stante per la loro complessità. Ma torniamo al Freak a questo “stravagante” (i nomi scelti da UN sono spesso ironici e questa traduzione ci è sembrata la più idonea) che dal 2001 impiega i risultati della più moderna tecnologia; non va dimenticato che UN è stato fra i primissimi, se non addirittura il primo, a rendersi conto delle proprietà del silicio proponendo in questo nuovo materiale ancore a scappamenti.
Nello scorso gennaio è stato presentato il Freak Vision con movimento automatico (e non più a carica manuale) e le novità anticipate nel Concept dello scorso anno, come la ruota del bilanciere in silicio super leggero (ne è stato chiesto il brevetto) con masse in nickel e microlame stabilizzatrici in silicio. La cassa, ø 45 mm, molto sottile è in platino con anse modificate, lunetta in titanio ricoperta di caucciù blu e anche le barre laterali sono ricoperte in caucciù blu; il tutto è completato con un vetro a cupola. Il movimento a baguette è il Calbro UN-250 con carrousel volant che ruota in un’ora intono al proprio asse, La carica automatica Grinder vede la massa oscillante collegata a una cornice a 4 bracci che raddoppia la coppia, perché anche il più piccolo movimento del polso provveda alla ricarica (ma è possibile anche una carica manuale con la lunetta nera). Ore e minuti sono indicati dalla rotazione del movimento, si regolano con la lunetta frontale che ha una leva di blocco. L’Ulysse Anchor Escapement con oscillatore a 2,5 Hz (ne abbiamo scritto il 27 luglio 2014 quando era stato presentato come prototipo) impiega l’elasticità di un’ancora piatta, lo scappamento è interamente in silicio. Da rilevare infine alcune innovazioni nel design come il ponte superiore lavorato 3D che si ispira al ponte di una nave ricordando la passione della Marca per il mare e la conseguente precisione cronometrica.
A fine febbraio infine sono stati presentati due pezzi unici, che propongono particolari estetici con tecniche diverse. Su uno dei due Freak Vision Coral Bay, dedicato al fascino della barriera corallina con sottilissimi fili d’oro, una nuova tecnologia di incoraggio, impiegata prima d’ora sui computer; migliaia di fili d’oro a 24 carati di spessori differenti, uniti all’inizio e alla fine, ma non in centro, sono compressi da una macchina, lucidati al laser e infine incollati creando l’illusione del corallo: Sull’altro la profondità dei fondali si riflette nella versione blu dove una micropittura impiega, sulla superficie voluta, la deposizione chimica del vapore in blu, a ogni applicazione di colore il prodotto viene passato in forno a 90°.
Dopo questi pezzi eccezionali, forse di minore impatto (anche se molto più accessibile in ogni senso e destinato a un impiego sportivo) il nuovo Dive Deep Diver w.r. a mille metri con valvola per il gas elio. Movimento automatico Calibro UN-320, realizzato in house con componenti in silicio anche brevettati, cassa in titanio con anse tagliate, lunetta con 12 dentellature per facilitarne la presa, copricorona in titanio rimovibile, quadrante con motivo dello squalo martello che è inciso anche sul fondello in acciaio, cinturino in caucciù con una molla che, se necessario, si espande durante le immersioni.