Il premio Gaia 2018, fondato 25 anni fa da Catherine Cardinal, allora direttrice del MIH e poi premiata come storica e ricercatrice, è stato assegnato il 20 settembre a tre personaggi che nel mondo dell’orologeria hanno portato influenze diverse.
Here the three 2018 Prix Gaia winners; this price, founded 25 years ago by Catherine Cardinal, saw also some italian names.
Maxilimial Busser, imprenditore, con i suoi MB&F ha aperto le porte alla collaborazione fra maestri orologiai, quasi sempre restii a dividere il loro know e ha portato nel mondo della grande tecnica con gli Opus la maison Henry Winston, non si può poi dimenticare il M.A.D. Lab la bella galleria ginevrina che accoglie opere degli ingegni più attuali. Reinhard Meis è un uomo poliedrico storico, ricercatore, scrittore, docente universitario, ma anche attivamente impegnato presso Marchi come A.Lange e Sohene o Richemont nel Centro tecnico dei nuovi movimenti e da sempre segue questo mondo affascinante in ogni suo aspetto. Infine Paul Clementi, oggi direttore tecnico di Bovet, premiato per l’alto artigianato orologiero al quale ha dato un grande contributo, sebbene pochi lo sapessero (dai tourbillon di De Bethune a Corum). Nella rosa dei laureati in questo quarto di secolo anche una pattuglia di brillanti italiani Luigi Pippa (che ha ricostruito l’astrarrò di Dondi, un esemplare è proprio al Museo a La Chaux-de-Fonds), Michel Parmigiani (artigiano creatore anche se poi è diventato un imprenditore orologiero, prima con il suo Marchio Parmigiani Fleurier e poi con ll completo centro di produzione a Le Fleurer), Luigi Macaluso (Girard-Perregaux), Franco Cologni (FHH) e i maestri orologiai Vincent Calabrese e Giulio Papi.