Entriamo in libreria per recensire un volume curioso che svela notizie interessanti sugli orologi in dotazione alle ferrovie italiane.
An interesting book about watches used by italian railways companies.
Nel vasto mondo del collezionismo gli appassionati di orologi sono una nicchia, che a sua volta si fraziona in temi molto specifici. Gli orologi da polso hanno avuto negli ultimi anni un’impennata a scapito di pendole, pendolette e tasca, però in quest’ultimo comparto c’è un’ulteriore nicchia, quella che riguarda gli orologi legati alle ferrovie, sia sotto il profilo tecnico (molti i marchi famosi che hanno prodotto orologi per le ferrovie: da IWC a Perseo da Zenith a Longines etc.) sia sotto quello estetico.
Un comparto non facile da inquadrare, in passato non c’era l’attenzione attuale per la produzione orologiera e parte della documentazione è andata distrutta, anche per i molti passaggi di proprietà delle aziende e peggio ancora accade se agli orologi si affiancano le compagnie ferroviarie. Roberto Trombetta si è immerso per anni in questo mondo, prima come collezionista e poi come autore di un bel libro “Il tempo nei treni” che accompagna il lettore in un percorso di oltre duecento anni. Da quando non esistevano i fusi orari e nelle città si regolavano gli orologi seguendo parametri astronomici, che vedevano notevoli differenze creando enormi problemi per i viaggiatori soprattutto per orari e coincidenze.
Oltre alle descrizioni di orologi consegnati piombati al personale ferroviario perché tenesse fede agli orari imposti, a belle illustrazioni di orologi particolari e a schede tecniche, regolamenti e capitolati, l’autore ha alleggerito la tematica degli orologi da tasca e da polso in dotazione nel XIX e XX secolo alle ferrovie italiane, con diversi capitoli intitolati “Curiosità”, da leggere tutti d’un fiato. Queste le caratteristiche del libro edito da Atlante (pag. 230, copertina cartonata, carta patinata, cm. 16×23, prezzo € 35,00- ma on line si può acquistarlo con uno sconto).
Salve
è sempre un privilegio essere recensito da Elena Introna.
grazie
Roberto Trombetta