Torniamo a un tema a noi caro, gli anniversari, e iniziamo con quello di un Marchio che ha 280 anni.
We are coming back to one of our preferred themes, anniversaries, and let’s begin with a Brand founded 280 years ago.
Parliamo di Jacquet-Droz che in aprile a Milano, da Pisa Orologeria, sarà il protagonista di una grande esposizione che dal 4 aprile si protrarrà sino al 15, accogliendo non solo la collezione presentata a Baselworld, ma anche altri prestigiosi automi. Chi non potrà vederla può collegarsi dal 6 aprile su soloPolso; nel frattempo pubblichiamo un’anteprima di Baselworld 2018 con il Grande Seconde Moon Black Enamel; sul quadrante nero in smalto Grand Feu spicca la complicazione della luna che dovrà essere regolata solo dopo 122 anni.
PHILIP WATCH festeggia 160 anni. Filippo Giardiello stimato orologiaio napoletano, nel 1858 impiegava movimenti da tasca dell’orologiaio svizzero, François Philippe. Nella prima metà del Novecento pochi pensavano a registrare nomi e marchi: l’orologio di Filippo, visto che un discendente di Giardiello era stato battezzato con il nome dell’avo, nasce così durante un viaggio in Francia, quando alcuni amici spingono l’allora giovane Filippo a registrare il marchio Philippe Watch e questo in seguito dà origine a una querelle da parte di Patek Philippe, che non aveva pensato alla registrazione, ma il tutto si compone pacificamente e Giardiello modifica Philippe in Philip. Nel 2006 il marchio viene acquistato dal Gruppo Morellato che a Baselworld 2018 ha in programma il 22 marzo un party per l’anniversario quando sarà presentata una nuova collezione.
CITIZEN, sono cento gli anni di Citizen, l’orologio dei cittadini, nato nel 1918 in una piccola fabbrica, la Shōkōsha Watch, con annesso l’istituto di ricerca dedicato agli orologi e anche per questo anniversario daremo informazioni a Baselworld iniziata.
EWIN SATTLER: 60 anni fa Erwin Sattler orologiaio di Monaco di Baviera, dava vita a un’azienda per produrre orologi da parete e da tasca, la figlia, Stefanie Sattler Rick e un maestro orologiaio, Richard Müller, continuarono poi nell’attività, esponendo la produzione non solo a Inhorgentha, ma anche a Baselworld; agli orologi da parete affiancarono anche modelli da polso e l’azienda, in partnership con Montblanc realizzò anche un favoloso segnatempo per yacht di lusso. Gli orologi per il sessantesimo anniversario, realizzati in 60 esemplari, sono: Opus Perpetual, un pendolo di precisione con cassa in vetro e metallo con calendario perpetuo e soneria alla mezz’ora; Opus Aperia un moderno regolatore con quadrante scheletrato e carica di un mese; Opus PM70 un piccolo regolatore con particolari ruote di trasmissione, fasi di luna e soneria al passaggio: infine l’orologio da polso1920 con cassa d’oro, quadrante in argento lavorato a guillochage con movimento squelette finemente inciso, realizzato appunto nel 1920.
MORITZ GROSSMANN: dieci anni fa Christine Hutter, intraprendente maestra orologiaia, ha fatto rivivere uno storico marchio orologiero della Sassonia che, per una svista del Gruppo Swatch non venne incluso nell’acquisto di altri Marchi sassoni, a partire da Glshutte Original. A Baselworld 2008 abbiamo avuto l’occasione di ammirare il primo orologio Moritz Grossmann, eravamo andati a prendere un caffè fuori dal quartiere fieristico e Christine Hutter tirò fuori dalla borsa un pacchettino che aprì davanti ai nostri occhi, ne restammo ammirati, era un prototipo d’alta orologeria con un finissage davvero notevole. In seguito fu costruita una Manifattura, quasi una scommessa visto che il terreno disponibile a Glashuette era davvero poco, ma la volontà di Christine e dei suoi soci operò il miracolo. Al primo orologio se ne affiancarono altri e pian piano furono acquisiti anche mercati lontani, dal Giappone a Dubai a New York, dove nell’ottobre scorso è stato presentato il Benu con cassa in acciaio, un raffinato quadrante in smalto bianco con indici blu o neri e movimento di Manifattura, il Calibro 100.1; ne sono previsti solo 18 esemplari all’anno.