Facendo un paragone con l’età anagrafica di belle marche orologiere potremmo dire che Akrivia è come un bambino prodigio, fondato nel 2012 da Rexehp Rexhepi, maestro orologiaio, cresciuto in Patek.
Speaking about age of important Brand, Akrivia is really still a baby having been founded in 2012, but it is always a prodigious baby having made wonderful watches for passionate of better watchmaking.
In questi anni Akrivia ha esposto al Palace di Baselworld, al Ramada Hotel, al Salon QP e al SIAR messicano ed è stato scelto anche dal GPHG. Questo Marchio è diventato un punto di riferimento per la bella orologeria meccanica, quella che oltre alle complicazioni tiene nel dovuto conto anche tutti i particolari del cosiddetto “finissaggi”arrivando al cuore dei collezionisti, con idee e soluzioni brevettate, Anche nel 2018, come nel 2017, Akrivia, nella settimana orologiera ginevrina, apre il suo atelier a clienti, giornalisti e amici nel cuore della città, dove mostrare non solo le novità preparate, ma anche il modo nel quale vengono realizzate.
Un movimento meccanico infatti è simile a un abito su misura che anche nell’aspetto più semplice si distingue dalla produzione in grande serie per gli orli fatti a mano o il sopraggitto, piccoli particolari che fanno la differenza. Cose d’altri tempi diranno molti, però la differenza fra un capo in cui ago, filo e abilità artigianale sono evidenti e l’anonima perfezione di ciò che offre una macchina fanno pensare all’amore per una professione, anche se poi la poesia si scontra con la realtà, soprattutto economica. Certo è che in ogni forma di creazione la mano e l’ingegno dell’uomo danno quel qualcosa in più che soddisfa l’ego di chi sceglie o acquista un manufatto: dall’abito all’accessorio, dal gioiello all’orologio.