Se c’è un marchio che nell’immaginario collettivo si lega alla tradizione questo, secondo noi, è Patek Philippe. Con tutte le possibili eccezioni perché nulla è definitivo in un mondo in continua evoluzione, soprattutto quando questa si possa legare alla tecnologia.
Patek Philippe is a classic Brand having had many wonderful chronographs, today the two we are publishing, both with PP seal, are very interesting for different reasons: one for lady has a new round case and the other is the first chronograph in Aquanaut collection.
Ciò detto oggi non ci occupiamo dei capolavori di un lontano passato (il primo cronografo da polso di Patek Philipe risale al 1927 e aveva un movimento Victorin Piguet, il rattrapante fu commercializzato due anni più tardi e costava il 50% in più di quello semplice) né delle complicazioni, soprattutto il calendario perpetuo, diventato quasi un simbolo della maestrìa della Marca ginevrina ma di due cronografi Interessanti per motivi diversi, ovviamente entrambi hanno il sigillo PP.
Chronografo Ref. 7150/250 manuale oro rosa tondo ø 38 mm
Il primo perché si tratta di un cronografo con il movimento impostato sin dagli inizi per i polsi femminili, diventando solo in seguito un movimento adatto anche a orologi per uomo. Oggi questo cronografo, presentato a Parigi nel 2008, compie dieci anni e la marca ginevrina che troppo a lungo aveva ignorato i cambiamenti del pubblico in rosa (ancora negli anni 80/90 aveva nel suo catalogo un solo modello da donna con movimento meccanico) ha brillantemente colmato la lacuna presentando non solo cronografi, ma anche ripetizioni minuti, doppi fusi orari e altre complicazioni meccaniche in chiave femminile. La Ref.7150/250 attuale, che si presenta con cassa rotonda, ø 38 mm, in oro rosa con fondo in vetro zaffiro e non più a cuscino, indulge ancora sulla lunetta con i brillanti, secondo noi un peccato veniale in un modello classico, ma bisogna tenere presente i gusti allargati soprattutto a territori, dove tuttora i diamanti sono un simbolo irrinunciabile e non solo al femminile. Sul quadrante opaline argentè il contatore per i 30 minuti e il quadrantino per i piccoli secondi; il Calibro CH 29-535 PS a carica manuale, mostra la scala pulsometrica, per controllare i battiti del cuore…sia seriamente sia, forse a maggior ragione, quando ci sia un incontro amoroso; i componenti sono 270, la cronografia è con ruota a colonne, il bilanciere è il Gyromax®, 33 i rubini e 28.800 le A/h, riserva di carica 65 ore.
Il primo cronografo della collezione Aquanaut ha il Calibro automatico Fly-back CH-28-520C; qui abbiano ingrandito il modello con il cinturino rosso
L’altro cronografo è il primo ad essere inserito nella collezione Aquanaut, nata 21 anni fa come orologio sportivo affiancato alla collezione del Nautilus, ma che si indirizzava a un pubblico più giovane soprattutto per alcuni dettagli, come per esempio il cinturino in un nuovo materiale composito. Nel 2017 l’Aquanaut Travel Time automatico Ref.5650 era stato dotato di due innovazioni il doppio fuso orario, ma soprattutto la spirale Spiromax ® e la correzione dei fusi orari con guida flessibile. Oggi la Ref.5968A con il Calibro automatico fly back CH-28-520C, con ruota a colone, vede la cronografia a innesto verticale a dischi che consente, grazie alla quasi totale assenza di usura, di impiegare la lancetta cronografica come lancetta dei secondi. I componenti sono 308, i rubini 32, i ponti 14, le A/h 28.800, rotore centrale in oro 21 a carica unidirezionale, bilanciere Giromax® e spirale Spiromax ®. Sul quadrate nero con motivo a rilievo il contatore dei 60 minuti, le cifre in oro sono applicate e dotate di rivestimento luminescente. Cassa in acciaio ø 42,2 mm w.r. m.120, corona a vite, fondo in vetro zaffiro. Il cinturino è nero, ma a richiesta lo si può avere anche rosso-arancione sempre con fibbia deployante e questo colore brillante modifica molto il look dell’orologio.
