Vedo che vi riallacciate spesso alla storia dell’orologeria, io vorrei sapere quali Marchi hanno ottenuto il maggior numero di riconoscimenti e premi nei concorsi e nelle esposizioni. Grazie B.M. Pavia

Is it possible to know which Brands were awarded with first prizes and gold medals in exhibitions or chronometry contest?

Domanda da un milione di dollari, ma cerchiamo di rispondere rapidamente. Breguet, IWC, Jaeger-LeCoultre, Longines, Patek Philippe, Tissot, Ulysse Nardin, Zenith (e forse ne abbiamo dimenticato qualcuno) sono stati spesso mattatori non solo per premi, ma anche per numero di brevetti. Ulysse Nardin per esempio ha collezionato 4300 riconoscimenti da Osservatorii di tutto il mondo. Zenith ne ha fatto addirittura oggetto di una ricerca, pubblicata l’anno scorso in occasione del suo 150° anniversario.

Zenith: in senso orario gli attestati nei concorsi del 1906 e 1907, qui due del 1948 per cronometri da tasca e di bordo

Ne riproponiamo alcune immagini specificando che la Marca di Le Locle ha ottenuto dal 1903, data della prima partecipazione a un Concorso: “2.333 premi, di cui 1.565 primi premi di Osservatorio, nei concorsi di cronometria e primi premi di serie ottenuti, nell’ambito degli stessi concorsi per le categorie di orologi da tasca, di bordo, e da polso, senza dimenticare i prestigiosi riconoscimenti alle Esposizioni Universali”; forse non è chiarissimo, ma questo è quanto si legge sul materiale distribuito a Baselworld. Oggi dei concorsi di cronometria di un tempo, resiste quello di Besançon che, dopo uno stop negli anni ’60, ha ripreso nel terzo millennio e si svolge ogni due anni. La storia ricorda concorsi importanti come quelli di Kew Teddington in Gran Bretagna, dove Longines presentò addirittura 20 cronometri che si classificarono tutti nella stessa classe con un punteggio superiore a 90.

Altri osservatori che sottoposero gli orologi a severi test sono stati quelli di Ginevra e Neuchâtel (quest’ultimo negli anni ’90 fu diretto da un italiano). Longines vinse Grands Prix e medaglie d’oro alle Esposioni di Anversa 1885, Parigi 1889, Bruxelles 1897, Parigi 1900, Milano 1906 e 1912-13 in quegli anni vinse anche un primo premio all’Osservatorio Navale di Washington.