Quando vengono presentate novità di rilievo, come può essere il Breguet Ref.5887 che a Baselworld 2017 ha focalizzato l’interesse sugli orologi complicati legati all’osservazione scientifica e alla precisione, forse è bene dare una rispolverata a ciò che abbiamo imparato a scuola.
Among important novelties we saw in Baselworld Breguet there was Ref. 5887 Marine Equation Marchante with two minute hands and it may by helpful to remember what we learnt at school……
Fondamentali per rilevazioni scientifiche e realizzati sui grandi movimenti meccanici degli orologi da tasca, per quelli da polso arriviamo alla fine degli anni ’80 (con Longines) e ai primi anni ’90 quando ci fu una mini-invasione di modelli con l’equazione del tempo, capitanata dal trittico degli astronomici di Ulysse Nardin, e che comprendeva anche altre Maison come Breguet e Audemars Piguet.
Nel 1991 a Roma, in occasione della Mostra Montres&Bijoux Breguet presentò un’equazione del tempo abbinandola al Calendario perpetuo.
Oltre al tempo solare va tenuto presente che, per migliorare la precisione degli orologi, si è giunti a considerare un tempo solare medio con giorni sempre di 24 ore. Però, come appare dal grafico sopra, la terra intorno al sole compie un percorso ellittico e rispetto al percorso del sole ha con questo solo 4 punti di contatto nei giorni: 15 aprile, 14 giugno, 1°settembre e 24 dicembre (inoltre la rilevazione dipende anche dalla località dove ci si trova). Comunque in quei quattro giorni i due tempi, quello civile e quello solare, coincidono, nel resto dell’anno invece le differenze variano da -16 a +14 minuti. Il proprietario dell’orologio deve fare a mente questi conteggi, che variano ogni giorno, salvo che per i modelli con “equation du temps marcante” che hanno due lancette dei minuti (Blancpain le propose nel 2004) una per l’ora civile e una per quella solare.
A Baselworld Breguet ha presentato in prima mondiale, nella collezione Marine, la Ref.5887, un Gran Complicato, che oltre all’Equation Marchante ha l’indicazione riserva di carica (80 ore), il calendario perpetuo (con datario a retrograde) e lo scappamento a tourbillon. (la ruota scappamento è in silicio, l’ancora laterale invertita con corna in silicio ed è in silicio anche la spirale). Il tourbillon è un omaggio a Abraham Louis Breguet, appassionato di cronometria e orgoglioso per essere stato nominato, nel 1814, membro del Bureau des Longitudes di Parigi, che si occupava di astronomia e dei suoi riflessi su geografia, navigazione e fisica del globo. Breguet, che si occupava soprattutto di cronometria ed era l’unico orologiaio nel Bureau, divenne un punto di riferimento per il calcolo della longitudine in mare. Infatti il 27 ottobre 1815 il Re Luigi XVII lo nominò Horloger de la Marine Royale, qualifica che oggi ritroviamo incisa sul fondello del Breguet Ref,5887.
Nel movimento meccanico automatico le due lancette dei minuti devono muoversi contemporaneamente, ma presentare le differenze fra tempo civile e tempo solare (salvo che nei quattro giorni suddetti). La lancetta del tempo solare che è distinta da un sole, ha un ingranaggio differenziale con due fonti di rotazione indipendenti. La rotazione dei minuti civili è controllata dalla leva a contatto con la camma di equazione che, a sua volta, effettua un giro all’anno. Da rilevare che i tecnici di Breguet hanno sviluppato una camma di equazione estremamente fine, supportata da un disco in zaffiro trasparente, che serve anche per la correzione dell’equazione del tempo mensile. A questo punto il Q.P. sembra quasi un gioco da ragazzi.
La cassa, ø 43,9 è in oro rosa o platino ed è stata leggermente modificate la carrure tradizionale dei Breguet, migliorandone l’estetica; sul quadrante la decorazione ha due tipi di guillochage, di cui uno è a onde per legarsi al mare.