Il comunicato stampa emesso oggi da Bienne è un misto di luci e ombre. Tenendo presente che nel 2015 l’industria orologiera elvetica ha ridotto del 3,6% l’export e che nel gennaio 2015 è stata abolita la soglia minima del cambio tra Euro e Franco, il fatturato netto del Gruppo Swatch (CHF 8.451 milioni) mostra un calo (-0,9%) a tassi di cambio costanti e (-3%) a quelli attuali; per orologi e gioielli la contrazione nel primo caso è – 0,8%.

During 2015 less export for the whole Swiss watches industry (and for Swatch Group too) and problems because of Euro/Franc. Bur retail was good, new factories were opened and 750 persons found a job mainly in distribution field because of new shops. January was good and for the meantime Group’s strategy will not change.

L’utile operativo, CHF 1451 milioni, è pari a un margine operativo del 17,2% (per Orologi e gioielli del 18,8%). Utile netto -21% rispetto all’anno precedente. Però il retail ha mostrato cifre soddisfacenti anche in Asia (a eccezione di Hong Kong), Centro e Sud America. Sono stati inaugurati i nuovi stabilimenti Universo (lancette e indici) e Rubattel & Weyermann (quadranti).  Con le 750 nuove assunzioni nel 2015, grazie anche all’incremento del comparto distributivo, l’organico è oggi di 36.000 unità; cifre positive anche nel settore della formazione. Il mese di gennaio ha mostrato segni di ripresa soprattutto in Cina. La strategia del Gruppo quindi non subisce variazioni neanche in materia di prezzi. Infine le previsioni stimano per il 2016 un incremento del 5% nelle valute locali.

.