Non mi entusiasmano gli orologi gioiello anche se ne ammiro l’esecuzione, ma al Salone, di fronte a una vetrina ben custodita, ho fatto un’eccezione: l’orologio a pendente Azur tourbillon misterioso è splendido, è un esemplare unico che ha richiesto 2050 ore di lavoro (17 mesi). Pare sia stato venduto prima ancora dell’apertura del Salone.
I am not fond of jewel-watches but Pendant Azur, perhaps sold before Exhibition opening, is really wonderful. Among novelties two new collections, Drive and Hypnose, and a lot of complicated watches, among them here our favorites.
Per quanto riguarda i Cartier da polso con movimento meccanico non c’è invece che l’imbarazzo della scelta fra il Mechanical Legends Crash con movimento scheletrato dove, come realizzato una decina di anni or sono nel primo Santos del centenario, i ponti formano le cifre sul quadrante, il Rotonde Astromysterieux, quello con la luna e la terra; il day/night e luna a retrograde. Tourbillon misteriosi anche per pantere e dragoni; il ricco patrimonio del bestiario Cartier si amplia con un modello che presenta una pantera e un colibrì d’oro; qui la grande tecnica si unisce alla fantasia: premendo un pulsante, fra le zampe della pantera-mamma spunta un cucciolo e il colibrì nel frattempo vola nel cielo stellato. Siamo nel campo dei Mestieri d’arte che da Cartier si evolvono con la tecnica della granulazione per una pantera a colori che impreziosisce un Ballon Bleu (ci sembrano però più simili alla realtà gli smalti normali). E ancora, fra gli orologi gioiello, il modello con anelli di Saturno e quello denominato “à l’infini” in oro, diamanti a pavé e lacca nera con il Calibro 101 di Jaeger-LeCoultre, tuttora il più piccolo movimento meccanico al mondo.
Certamente i Saloni sono fatti per vendere le novità ai concessionari e gli orologi di cui sopra sono una nicchia in una già ristretta nicchia che si rivolge a facoltosi appassionati. Così non si possono dimenticare le collezioni adatte, per così dire, a un pubblico, forse non vastissimo, ma nel mondo abbastanza numeroso. Quest’anno Cartier ha aggiunto al suo patrimonio due collezioni: Drive de Cartier, orologio di forma (mm 40×41) per ora solo in oro rosa e Hypnose, orologi gioiello in oro rosa o bianco, che giocano sull’ovale e sulla spirale dei diamanti incastonati.
Drive de Cartier per la sua meccanica si rivolge agli appassionati dei movimenti di Manifattura. Il suo Calibro automatico 1904 PS MC, nato nel 2010, è uno dei tre movimenti che hanno confermato la posizione della Marca fra le grandi Manifatture. Ancora una volta sono da mettere in risalto le capacità dell’ingegner Carole Forestier (il termine ingegnera non credo esista) che guida questa divisione; a fianco del 1904 PS MC il calibro 1904 FU MC che rientra fra le piccole complicazioni: ha il secondo fuso orario retrograde, giorno/notte, gran data e piccoli secondi comandati tutti dalla corona; infine il 9452 MC a carica manuale è dotato di scappamento a tourbillon volante e del Punzone di Ginevra, da notare che assemblaggio e regolazione di questo modello sono fatti in house nel cuore della città, sopra la boutique Cartier.
Al Salone a fianco di quelli che ci hanno più colpito, sono stati presentati anche altri modelli, arrivando al rispettabile numero di 13 novità di altissimo livello e senz’altro avremo modo di pubblicarli..