Per molti il primo articolo sui Marchi al Salone ginevrino avrebbe dovuto essere quello sugli orologi dei nomi storici, ma la novità della rassegna era la presenza di 9 maestri orologiai, eredi di un passato ormai lontano.
According to many people first article about SIHH XXVI would have been dedicated to hystoric Brands, but Carré des Horlogers gave to SIHH a more human dimension, heritage of past years and we were able to meet many friends we have always admired in Basel or in some hotel of the 2 cities.
Amici che seguo dal 1988, aziende cha, con il nome del fondatore o facendo rivivere marchi gloriosi, producono poche centinaia o qualche migliaio di pezzi all’anno traducendo la fantasia in realtà. Le ammiriamo da tempo al Palace di Baselworld o negli alberghi delle due città, quest’anno hanno dato al Salone una dimensione…più umana e, in qualche caso, romantica per la passione che ha portato alla nascita degli atelier, alcuni dei quali hanno avuto agli inizi, o dopo pochi anni, il supporto di facoltosi appassionati.
Uno spazio quadrato, al centro un bar, tavoli, sedute moderne che invitano al colloquio e, su ogni lato gli stands; a completamento le sale conferenze dove titolari dei Marchi, o chi in azienda si occupa del marketing, hanno presentato le novità. Diciamo subito che molte erano già note, vedremo se l’indirizzo sarà lo stesso a Baselworld, i due mesi mancanti sono sufficienti per portare a termine qualche segnatempo e se negozianti VIP vanno a Ginevra, a Baselworld ci sono anche i privati appassionati, basta comprare il biglietto.
Ecco i 9 marchi: Claret, De Bethune, Hautlence, HYT, Karl Voutilainen, Laurent Ferrier, MB&F, H.Moser & Cie, Urwerk. Anche se abbiamo concentrate al massimo le descrizioni, il pezzo è lungo per la rete e corto per gli appassionati, cercheremo di tornare in argomento nella sezione Tecnica.
CHRISTOPHE CLARET, il maestro orologiaio francese stupì Rolf Schnyder, patron di Ulysse Nardin, che dopo aver visto un suo ripetizione ai quarti gli ordinò i movimenti con automa per il San Marco. Oggi Christophe Claret annovera tra i suoi clienti una ventina di grandi Maison, come Franck Muller, De Grisogono, Girard-Perregaux, Jean Dunand, Harry Winston. Personalmente ricordo il Corum ripetizione minuti in vetro zaffiro che pubblicai su “orologi da POLSO” facendo uno scoop (da Corum ci avevano dato informazioni con anticipo sulla data prevista del lancio senza avvertirci di “embargo” e il distributore italiano non la prese bene). Tre mesi fa è stato consegnato il primo Allegro: ripetizione minuti, gran data, GMT, di Baselworld 2015 e a Dubai è stato presentato il Mecca. Qui pubblichiamo due nuove versioni di Allegro e Margot, l’orologio femminile al quale chiedere “m’ama o non m’ama?”.
DE BETHUNE, c’è molto di italiano nel marchio guidato dal fiuto di David Zanetta e dalla tecnica orologiera di Denis Flageollet. Il DB25 World Traveller Secondo Fuso e Ore del Mondo è definito “fedele compagno di viaggio”, naturalmente se si ha anche un jet privato, visto che i prezzi di questi orologi non sono proprio alla portata di semplici appassionati…. Le città sono su un disco centrale all’esterno del quale una pallina, pardon una microsfera, ruota su se stessa indicando su 24 ore l’ora di riferimento che si cambia ruotando nei due sensi la corona, alle 6 e alle 18 passa da rosa o blu e viceversa, giorno/notte; l’ora locale è su 12 ore, infine c’è anche la data. Il nuovo Calibro di Manifattura DB2547 manuale o automatico, coperto da 5 brevetti ottenuti nel 2004 e 2005, ha 5 giorni di carica, 2 bariletti; il regolatore è protetto da un triplo parachute di nuova forma; titanio per il bilanciere con inserti in oro bianco; silicio per la ruota scappamento. Cassa in oro bianco ø 45 mm ergonomica per ruotare facilmente la corona. Decorazioni Côtes De Bethune Microlight su ponte “delta” e fondo rehaut con decoro concentrico, invenzione del 2007).
HAUTLENCE, nel 2011, dopo la morte dell’editore Zigliotto, ho modificato la grafica di Orologi da POLSO mettendo al posto di un lungo editoriale un breve commento di attualità e una grande foto degli “Orologi da sognare”, sul numero di giugno c’era l’Hautlence HL 2.0 nato nel 2007. Poi su soloPolso per l’Hautlence honeycomb ho scritto che nella scuderia Moser i due marchi si compensavano e al Carré des Horlogers Moser e Hautlence viaggiavano sinergicamente di conserva. Al SIHH a fianco della VI edizione dell’HL2.o, nuovi tourbillon 02 e 03, una nuova interpretazione del cronografo Invictus e il Vortex o2, presentato nel luglio 2015. Il suo movimento è il Calibro di Manifattura HL2.0, nato nel 2010 per il primo Concept d’Exception; oggi si può ammirarlo da sei lati della cassa della cassa in oro rosa provvista di sei vetri zaffiro tridimensionali. Coperto da tre brevetti indica sul quadrante ore, minuti retrogradi e riserva di carica, ha due bariletti, un sistema di trasmissione a catena con 12 maglie che garantisce un rapido passaggio da un’ora all’altra, l’0rgano regolatore ruota di 60° a ogni passaggio dell’0ra. Nell’elegante Tourbillon 02 Calibro automatico di Manifattura HMC802 (Moser) con secondo fuso, cassa in titanio grad05, ø 45 mm. Infine per chi non lo sapesse ancora Hautelence è l’anagramma di Neuchatel.
HYT, sotto la nostra testata abbiamo avuto a lungo l’HYT, con differenti versioni, questa volta è stato defenestrato perché non sarebbe stato giusto mettere solo il Traditional anche se realizzato in collaborazione con il team di Giulio Papi che è alle spalle più o meno apertamente di molte novità 2016. Siamo in inverno e l’Iceberg 2 (nuova versione in titanio del modello nato nel 2014) è molto attuale, ma il Tradition che unisce il passato al presente (visto anche in ottica futura) è bellissimo. Entrambi sono realizzati solo in 50 esemplari. L’Iceberg 2 ha la cassa in titanio ≠ 48 mm, movimento manuale esclusivo HYT, ore fluidiche blu retrograde, minuti, secondi. L’H2 Tradition unisce due epoche, quella classica e quella d’avanguardia. Nella cassa in oro bianco e titanio ø 48,8 mm, movimento manuale esclusivo HYT; a prima vista non si notano le differenze con il primo movimento sviluppato nel 2013 con i due soffietti a lato del 6, ma il bilanciere ha una diversa collocazione per far posto ai minuti. Questa modifica, la nuova finitura guilloché diamante della platina ha fatto sì che questa fosse leggermente più spessa con conseguenti nuove tolleranze del movimento; nuovi calcoli anche per i ponti modificati, ricostruiti, addolciti, smussati a mano; tutti problemi risolti dall”APRP partner storico di HYT; infine i quadranti laccati hanno lancette azzurrate.
KARL VOUTILAINEN, nell’atelier del maestro orologiaio finalndese di nascita, ma svizzero d’adozione, gli orologi sono realizzati come un tempo, solo le spirali, la molla del bariletto, e i rubini arrivano da aziende esterne. Per la prima volta il movimento di Manifattura impiegato in questo GMT, ha due ruote scappamento, impulso diretto, masse in oro sul bilanciere ø 13,60, spirale Breguet esterna/Grossmann interna, ruote in oro; 18.000 A/h, 21 rubini. La cassa è in platino ø 39 mm, quadrante e fondo in smalto Grande Feu guilloché. Sistema integrato GMT con disco 24 ore suddiviso in giorno e notte e regolato con la corona avanti e indietro.
LAURENT FERRIER, reduce da diversi riconoscimenti il Galet, in pole position sia rotondo sia square soprattutto nelle versioni Square Boreal e Traveller Globe bleu nuit, è sinonimo del Marchio nato nel 2010. Nel primo modello il quadrante è più ampio del solito, la cassa in acciaio 41×41 mm accoglie il movimento automatico di Manifattura Calibro FBN 229.01, 3 gg di carica, microrotore unidirezionale, scappamento in silicio a doppio impulso sul bilanciere (due ruote scappamento e àncora disegnata appositamente). Il secondo, nato nel 2013 con secondo fuso orario, ha adesso un nuovo quadrante convesso in smalto translucido champlevé, che mostra in modo tridimensionale i 5 continenti dipinti sullo sfondo blu del mare. A fianco della difficoltà di dipingere su una superficie non piana, il dipinto accentua l’effetto tridimensionale con gradazioni cromatiche diverse dove la terra è lambita dal mare e da piccole luci delle città che sembrano stelle nel cielo. Il Calibro automatico LF 230.01 con microrotore, ha uno scappamento naturale a doppio impulso diretto. Cassa in oro bianco ø 41 mm (49 se misurata sulle anse).
MB&F, Max Busser ha festeggiato al SIHH il suo compleanno; bloccato da clienti d’ogni nazione non ha presentato personalmente le novità, ma a una fiera si viene per vendere e certo non solo per incontrare la stampa. Proseguendo la collaborazione con L’Epée a Melchiorre è stato affiancato Shermann, divertente e simpatico segnatempo da tavolo dorato o al palladio, sulle braccia due lentini tondi aiutano nella lettura non solo del tempo. In collaborazione con l’orologiaio irlandese Stephen McDonnell il Calendario Perpetuo con un look tradizionale, è stato ideato ex novo, eliminando grazie a un processore meccanico in attesa di brevetto (si imposta rapidamente l’anno; sono disconnessi i pulsanti di impostazione rapida durante il cambio di data), alcuni svantaggi dei movimenti tradizionali. Il movimento a vista mostra un bilanciere collegato con un asse molto lungo allo scappamento sul retro, anche i quadranti secondari sembrano sospesi sul movimento. Gli esemplari sono 25 in oro rosso e 25 in platino. Tradizionale look di MB&F invece per l’Horological Machine n°6 SV ispirato dagli autobus della Streamliner Greyhound degli anni ’50-60. Le sfere di ore e minuti sono in leggerissimo alluminio; al centro, per mancanza di spazio sotto la cupola del vetro zaffiro, non è stato possibile inserire il ponte di un tourbillon tradizionale ed è stato scelto un tourbillon volante; doppie turbine regolano il rotore per la carica automatica; undici vetri zaffiro e carrure in platino o in oro rosso; la cassa misura mm 51 x 50 x 22,7.
H.MOSER & CIE, continua la sfida di Moser ai “connessi” le cui cifre gareggiano con i risultati dei primi Swatch e probabilmente li supereranno. Ma un orologio meccanico non deve essere modificato dopo pochi mesi o cambiato con un nuovo modello che, tra l’altro, è già pronto per entrare sul mercato; un orologio meccanico “è per sempre”, un po’ come i diamanti per il pubblico femminile. Lo Swiss Alp Watch può ricordare uno smartwatch, ma basta vederne il retro per convincersi di essere di fronte a un carica manuale (1oo ore di riserva) della migliore orologeria di tradizione. L’Endeavour ha il Calendario perpetuo, ma anche nel modello piccoli secondi mostra una semplice eleganza che attrae. Quello che pubblichiamo, in stile prettamente Vintage, è stato realizzato in in oro rosa, ø 38,8 mm, in collaborazione con il cantante e musicista Brian Ferry, che ha dato il suo nome ai cento esemplari della collezione.
URWERK – sempre originali e alla ricerca di motivazioni non solo per il nome ma soprattutto per il look e la tecnica Martin Frey e Felix Baumgartner hanno presentato l’EMC Time Hunter (mm 43 x 51) in due versioni di 15 esemplari: una in titano e acciaio e l’altra in titanio e acciaio trattato ceramica verde militare. Senza aiuti elettronici, ma grazie all’energia della carica manuale, si può controllare la precisione data dall’ampiezza dell’oscillazione del bilanciere; basta premere un pulsante e leggere i risultati sulla lettera P, un Led a luce verde informa se tutto è OK. Detto così sembrerebbe l’uovo di Colombo, ma la struttura e la forma del bilanciere sono particolari; l’organo motore con 80 ore di riserva di carica è stato ideato come un doppio bariletto sullo stesso asse (torneremo in argomento nella sezione Tecnica). L’UR-105 T-Rex, in 22 esemplari, a prescindere dalla sua estetica per altro originale, ha un movimento con 4 satelliti, ognuno con tre indici per le ore che di volta in volta si vedono sul binario dei 60 minuti, sul retro le turbine che ricaricano l’orologio automaticamente a seconda della posizione della corona (su Stop la carica è manuale).
Brava Elena ! Hai ben fatto nel rappresentare prima il Carré des Horlogers rispetto al “trombonamento” del salone . Torniamo alla passione per l’orologio .Speriamo siano presenti a anche a Basel dove si va anche per cultura ,passione e non solo per business .ciao Carlo F.