L’anteprima di Baselworld è l’elegantissimo Classique femminile fasi di luna 9088 in oro bianco o rosa, ø 30 cm, con o senza diamanti, movimento automatico Calibro 537L; scappamento e spirale in silicio, quadrante bombato in smalto Grand Feu o in madreperla sul quale spicca l’ampia finestrella con le fasi di luna.
Seeing Baselworld Breguet preview, Lady Classique Moon Phase, we thought to Beethoven Sonata; Beethoven coldn’t buy a Breguet while Rossini had one, unfortunately now there are only documents about but not the watch. For the second time Breguet was near to music in Rome, during Barbiere di Siviglia 200° anniversary, a partnership with roman Opera Theater has been announced last week, while some years ago Breguet Montre Reveil was exhibited in Roma during Rossini Guglielmo Tell.
Per analogia abbiamo pensato ai molti brani musicali ispirati dalla luna, prima fra tutti la sonata n.14 in Do diesis “al chiaro di luna”, Beethoven però non era così ricco da potersi permetere un Breguet, mentre lo era Rossini che forse ne ebbe più di uno. Tra il XVIII e il XIX secolo possedevano orologi Breguet principi e imperatori, ministri e finanzieri, ricchi imprenditori e artisti, soprattutto scrittori e musicisti. Di alcuni restano ricordi nei musei, di altri ci sono rimasti solo scritti, sia nei registri – Abraham-Louis e i suoi discendenti erano molto precisi – sia in documenti che Nicolas G.Hayek ha fatto riunire da Emmanuel Breguet, oggi responsabile dei ricordi storici della Marca.
soloPolso è una rivista in rete e i resoconti sono immediati, ma per l’evento romano dell’11 febbraio, ci siamo presi del tempo per consultare libri e fare ricerche: avremmo voluto pubblicare il Breguet appartenuto a Rossini. Il segnatempo però non è mai stato ritrovato, anche se ne restano ricordi scritti. Non è la prima volta che a Roma la musica di Rossini si affianca agli orologi Breguet. Era già successo nel 2010 con il Reveil Musical affiancato al Guglielmo Tell in una serata all’Auditorium Parco della Musica. Motivo dell’evento del 2016 invece è stata la sponsorizzazione del teatro dell’Opera da parte della Maison oologiera. Il responsabile del teatro e Maurizio Marino brand manager in Italia di Breguet ne hanno dato l’annuncio durante un incontro nella Sala Grigia, dopo il Barbiere di Siviglia che ha inaugurato le celebrazioni rossiniane; la prima assoluta del capolavoro di Rossini fu eseguita a Roma 200 anni fa il 20 febbraio.
Concludendo (visto che siamo anche appassionati di musica classica e lirica) se l’esecuzione dei cantanti e del direttore d’Orchestra Renato Donzetti è stata più che lodevole, non altrettanto la scenografia che, soprattutto durante l’Ouverture ha distratto il pubblico. Perché quadri multimediali di dittatori ai quali un pennello insaponava la faccia e poi un rasoio tagliava la testa? Figaro, barbiere di qualità, non avrebbe certo gradito l’accostamento; di pessimo gusto poi Mussolini, unico con la testa all’ingiù, ricordo di una cronaca che persino i vincitori della II guerra mondiale hanno criticato. Ma soloPolso si occupa di orologi e i Breguet esposti ci hanno riconciliato con la serata.