Durante la presentazione degli Overseas di Vacheron Constantin da Pisa abbiamo parlato con un appassionato di orologi. Aveva appena regalato a un’amica, che vive lontano, un Citizen radiocontrollato, avvertendola che a una certa ora guardando l’orologio avrebbero visto le lancette dei minuti perfettamente sincronizzate. Un modo romantico, nel XXI secolo, per sentirsi vicini guardando un orologio da polso. Dalla più moderna tecnologia passiamo alla tradizione dei movimenti meccanici, e a un cronografo Patek Philippe.
Radiocontrolled watches can be a romantic message from one continent to another, but precision of hands in high mechanical watchmaking has seen innovations studied in 2012 by Patek Philippe for chronograph Ref.5204,
Nei cronografi rattrappanti è facile che le due lancette al termine del loro impiego non si sovrappongano perfettamente. Il mobile che pilota la lancetta della rattrapante gira dentro il mobile del cronografo che pilota la lancetta del cronografo; ambedue i mobili sono connessi tra loro dal cuore della rattrapante con il mobile del cronografo. Come avviene in tutte le connessioni meccaniche, si deve lasciare un minimo di gioco nel rubino del ponte della rattrappante per permetterne un perfetto funzionamento. Gioco che può anche generare un piccolo scarto tra le due lancette, che dovrebbero invece essere perfettamente sovrapposte. Normalmente, lo si nasconde allargando leggermente la lancetta del cronografo, soluzione che contrasta con la ricerca della perfezione da parte di Patek Philippe. Per questo motivo, gli ingegneri della manifattura hanno sudiato soluzioni innovative-
Nel cronografo “à rattrapante” con calendario perpetuo, Ref.5204, il movimento calibro CHR 29-535 PS Q è un carica manuale, due ruote a colonne, innesto orizzontale, 28.800 A7h, contatore istantaneo dei 30 minuti; Nel calibro di base CH 29-535 PS di Manifattura, il meccanismo della rattrappante è stato rielaborato con due innovazioni tecniche: un isolatore innovativo per la leva della rattrapante e un meccanismo (per il quale è stato chiesto il brevetto) che migliora notevolmente la sovrapposizione della lancetta della rattrappante con la lancetta del cronografo.
Per chi si appassiona alla micromeccanica oltre ai disegni, ecco alcune note che fanno comprendere quanto studi e ricerche svolgano un ruolo sconosciuto al grande pubblico.
Nel Ref.5004 l’isolatore per la leva della rattrapante funziona mediante una ruota di isolamento. Quest’ultima, azionata da una “piovra” (O) (ruota d’isolamento/ruota a molla della rattrappante) montata sulla ruota a colonne della rattrapante, permette di isolare la leva quando si chiudono le pinze della rattrapante. Poiché la “piovra” gira sempre nello stesso senso, una molla consente di riportare alla sua posizione iniziale la ruota di isolamento, e quindi la leva della rattrapante, quando si aprono le pinze della rattrappante. Nella soluzione adottata per il Calibro 5204P l’isolatore (A) molto più sottile, è comandato dalla ruota a colonne della rattrapante (B). Quando si chiudono le pinze della rattrapante (C), il becco (P) dell’isolatore si infila in una colonna e con i suoi denti fa avanzare la ruota dell’isolatore (D) che isola la leva della rattrapante (E). Quando le pinze si aprono si aprono il becco (P) monta su una colonna; la dentatura del braccio trascina in senso inverso la ruota dell’isolatore liberando la leva della rattrapante. Il cappello a forma di collo di cigno della ruota a colonne che funziona anche come molla (F) costringere il braccio dell’isolatore a rimanere in permanenza contro la ruota a colonne della rattrapante.
Quando si ferma la rattrapante per leggere un tempo intermedio, il mobile di questa non è più in contatto col cuore della rattrapante perché la leva è isolata. Appena la sdoppiante si ricongiunge alla lancetta del cronografo, il rullo (M) della leva della rattrapante, sottoposto alla forza della molla della leva stessa (E), rotola fino ad arrivare sulle spalle (N) del cuore della rattrapante (K) fissando così la sovrapposizione della lancetta del cronografo su quella della rattrapante. Nella nuova costruzione di Patek Philippe la leva della rattrapante, sottoposta alla forza della sua molla, presenta due superfici d’appoggio perfettamente piane dai due lati del rullo, che si appoggiano sulle due spalle del cuore della rattrapante garantendo un’ottima sovrapposizione delle due lancette. Inoltre il rullo, rotolato sul cuore, serve a garantire un’eccellente rimessa a zero del mobile della rattrapante e viene a posizionarsi in un incavo tra le due spalle del cuore. La sovrapposizione delle due lancette infatti non dipende più dal rullo, ma dall’estremità piana della leva della rattrapante. Questo sistema consente un posizionamento molto più preciso del mobile della rattrapante rispetto a quello del cronografo (lo scarto è ridotto del 75%). Ne risulta una miglior sovrapposizione della lancetta del cronografo sulla rattrapante quando il cronografo è in funzione START e le pinze della rattrapante sono aperte.
Il meccanismo del nuovo isolatore è composto da 42 componenti per uno spessore di 1,7 mm, vale a dire 0,16 mm in meno del precedente. Lo spessore totale del movimento del cronografo Ref. 5004 è di mm 8,70 mentre quello del movimento base Lemania era di mm 8.86.