L’anno scorso a Baselworld il gioielliere Aaron Shun, fondatore di Coronet, espose una chitarra da Guinness dei primati: aveva incastonati migliaia di diamanti, il suo valor stimato fu di due milioni di dollari. Quest’anno l’evento è stato rinnovato, senza dubbio con un investimento minore, ma con un valore in più.
Last year Aaron Shun, founder of Coronet, showed a guitar with thousands of diamants (value 2 millions dollars); this year – together with Swarovski – he presented the prototype of a silver guitar designed by Jermaine Jackson, having more than 16.ooo Swarovski gems and cristals. Jackson concert was wonderful and a new record was certified.
Quando si ha la fortuna di vedere da vicino Jermaine Jackson, membro di quel Gruppo musicale, che ha contribuito a scrivere la storia della musica mondiale, non si sa bene cosa dire. Forse si è solo felici di aver scelto una professione che consente di vivere da ricchi senza esserlo.
Per me aver visto, nella Halle 1.1, uno dei rivluzionari Jackson Five e averlo sentito suonare la chitarra ha dell’incredibile. Sono stato a Baselworld per la rivista cartacea orologi da POLSO o come responsabile di alcuni comparti di Glashütte Original, totalizzando oltre 25 presenze. A Basilea si va per vedere novità orologiere, per venderle, per incontrare clienti, amici, colleghi, non certo per sentire concerti, negli stand però arrivano VIP e testimonial e lo spettacolo si allarga. Così se si opera nel mondo del lusso e una Casa come Coronet si propone alla ribalta del mercato mondiale, può accadere di essere a pochi metri da una celebrità! A rendere l’evento ancora più – diciamo – storico, la presenza del Giudice certificatore del Guinness World Record. Coronet, infatti, sulla base di una collezione in argento dedicata da Jermaine Jackson alla chitarra elettrica, ne ha voluto impreziosire una “vera” con 16.033 cristalli e zirconi di Swarovski, realizzando un’opera d’arte non solo orafa.
Ovviamente, per convalidire il record, la chitarra ha dovuto essere messa alla prova – ossia suonata e Mr. Jackson si è esibito con un suo pezzo di fronte allo stand. Non scorderò mai l’incitazione del cantante/chitarrista – “and now, clap your hands!” – come se si fosse a teatro, ma il silenzio che è seguito è stato tremendo e per un attimo ha lasciato perplesso anche Jackson. Eh sì… purtroppo eravamo tutti impegnati a fare filmini e fotografie con Ipad, iPhone, Smartwatch e altro… Benvenuti nel 3° millennio.
D’obbligo infine la foto ricordo anche per chi è nel settore da varii decenni, come ad esempio Suzanne Rouden (vedi foto a lato con Jairman Jackson), che ho conosciuto circa 30 anni fa come responsabile ufficio stampa proprio della Fiera di Basilea. (Lorenzo Sutti)