Pensavamo di scrivere Palace 2, ma avremmo generato confusione perché il Palace di Baselworld è uno solo, però i marchi che vi espongono sono così interessanti che comportano non solo due ma magari anche tre articoli.
We were thinking to title this article Palace 2, but Baselworld Palace is only one, even if articles about the watches we saw there, could require more than 2 articles. This time we are presenting 8 brands while on April 23rd were 9 (10 with Moritz Grossmann published on April 11th, we could see the prototype of this Brand first watch just in Basilea some years ago).
Così dopo la piantina della Halle, i nove Marchi pubblicati il 23 aprile e l’articolo dell’11 aprile dedicato a Moritz Grossmann (per il quale abbiamo un’attenzione particolare perché abbiamo visto nascere l’idea e durante un incontro a Basilea avevamo visto il prototipo dell’orologio, un modello con tutti i crismi dell’alta orologeria) ecco le novità di altre Maison, che ci hanno colpito durante la “purtroppo breve” visita al padiglione delle meraviglie orologiere.
ARMIN STROM – Per chi non lo sapesse Armin Strom, valente maestro orologiaio, dopo aver fondato la sua Marca nel 1967 nel 2006 ne passò il timone alla famiglia Serge Michel, ritirandosi poi nel 2011. La nuova proprietà e il responsabile della produzione Claude Greisler hanno continuato nella filosofia del fondatore; al Palace oltre all’Edge Double Barrel realizzato in 100 esemplari (cassa in acciaio ø 46, movimento di Manifattura Calibro Arm16 manuale 8 gg. di carica e una geometria inedita) abbiamo visto nella Collezione degli squelette Tourbillon non solo squelette, ma anche le platine trattate PVD colorate; il movimento di Manifattura è il Calibro ATC11-S con dopppio bariletto, 10 gg di carica; il modello viene realizzato nelle 4 linee: Fire, cassa oro rosa, Water in acciaio, Air in titanio e Earth in acciaio trattato pVD nero.
CABESTAN – fondata a Ginevra 13 anni or sono dal 2013 è guidata da un nuovo team di cui è CEO Lionel Betoux, mentre il Maestro Orologiaio Eric Coudray continua a firmare le creazioni Cabestan; nel 2015 ha ideato il Tourbillon Triple Axis, 135 esemplari con cassa in oro rosa, bianco, giallo o platino (da finestrelle sulla carrure si vede il movimento) e con un tourbillon volant che ha tre rotazioni diverse indipendenti, sul primo asse in 60″, sul secondo in 19″ e sul terzo in 17″.
CLAUDE MEYLAN – Anche nell’atelier di Claude Meylan si lavora sugli squelettes a carica manuale inserendo il Calibro 165CM16 (18’000 A/h , 17 rubini) nella cassa Tortue della collezione Rainbow e aggiungendovi un particolare che ne cambia l’aspetto: i sette colori dell’arcobaleno (blu, rosso, arancio, giallo, verde, violetto, indigo) personalizzano ponti e platina.
KERBEDANZ – Si chiama Polus Arcticus ed è un pezzo unico, che al doppio tourbillon unisce anche un secondo fuso orario, il movimento a carica manuale è stato ideato e realizzato da Kerbedanz in collaborazione con Concepto, le gabbie dei due tourbillon, simboli del Polo Nord e del Polo Sud sono ricoperte da due piccole semisfere; al Polo Nord lo strato dello smalto traslucido è di 0,1 mm, l’incisione ha uno spessore totale di 0,3 mm; la cassa in oro bianco ø 50 mm e con fondo in vetro zaffiro, mostra dal lato quadrante un motivi legati al mare, una bussola e un galeone.
LEBEAU COURALLY – Curiose le sue collezioni dedicate alla nobiltà, tra conti, marchesi e baroni abbiamo scelto Le Comte con quadrante open-worked silver (ma c’è anche nero) con secondo fuso orario, indicazione giorno/notte, data. Ci sembra però opportuno fare un po’ di storia. La Marca belga, dalla metà del XIX secolo, produceva armi, vere opere d’arte per le incisioni, nel 2012 fu acquistata da un industriale dell’acciaio, Joris Ide. Pochi mesi or sono la passione di Ide per gli orologi (in passato sembra ci fossero già stati orologi realizzati da imprese locali) e il desiderio di entrare in maniera più incisiva nel mondo del lusso, hanno fatto sì che acquistasse anche la IMH di Le Locle (di proprietà franco-americana) fondata nel 2007 e che a fianco della componentistica, produceva anche orologi con il marchio Julien Coudray 1518, dei quali ci siamo occupati più volte per la bellezza dei quadranti e il finissage dei movimenti.
LOUIS MOINET – Il Black Gold Derrick arriva dopo tre anni dalla prima realizzazione di questo modello, il Black Gold – o oro nero – altro non è che il petrolio e si può immaginarne l’estrazione guardando il quadrante dove l’albero di trasmissione tra le 2 e le 4 e il braccio principale tra le 10 e le 2 terminano con un barile a ore 9. Alle 6 si vede il tourbillon. La nuova cassa in oro bianco si chiama NEO e ha le anse ajourées impreziosite da uno zircone nero. L’edizione è limitata a 28 esemplari.
REBELLION – Insieme al Magnum 540 Tourbillon con la cassa in vero zaffiro, a Baselworld abbiamo visto il Rebellion T-1000 in titanio anche trattato DLC, ø 46,7×46,9 mm, la cui architettura aperta è un’idea di Eric Giroud che ha previsto anche aperture nella carrure per vedere i ruotismi; il Calibro manuale REB T-1K in duralumin (lega basata sull’alluminio) ha una riserva di carica di mille ore grazie a sei bariletti verticali a coppie di tre, che impiegano due catene; ore e minuti appaiono su due rulli per i quali è stato chiesto il brevetto; 693 i componenti dei quali 182 per ognuna delle due catene; le A/h sono 18.000.
PIERRE DE ROCHE – Nel TNT Chrono 43 per la prima volta il quadrante è in vetro zaffiro, lasciando quindi vedere l’affascinante movimento dei ruotismi. Nella cassa ø 46 mm in titanio trattato PVD nero, sono in acciaio la lunetta, le anse e la corona a vite, il fondo è in vetro zaffiro; il Calibro automatico esclusivo è di Dubois-Dépraz con 49 rubini e massa oscillante incisa e decorata.