L’industria orologiera svizzera ha visto un 2014 con andamenti alterni, nel primo semestre una crescita in valore del 3,5 per cento, scesa a meno dell’uno verso la fine dell’anno. L’export come nel 2013 ha visto una crescita dell’ 1,9 per cento. Su alcuni mercati asiatici risultati negativi mentre l’anno precedente erano molto soddisfacenti. Comunque la Confederazione ha aumentato l’export di orologi finiti di cura mezzo milione, cifre positive anche in valore. Acciaio e oro crescono (1,6 e 1,2) meno il bicolore. Positive le cifre dei movimenti meccanici sia in valore (3,4) sia come numero di orologi (8,8), complessivamente coprono un quarto dell’export di orologi, ma l’apporto in valore si aggira sull’80 per cento.
L’Asia acquista il 53 per cento dell’export svizzero Hong Kong dopo un calo ha recuperato e chiude come nel 2013, crescono gli USA, bene il Giappone. A sorpresa l’Italia cresce dello 0,3 per cento e copre il 5,6 per cento dell’Export elvetico. In valore questo si aggira sui 22,3 miliardi di franchi.