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Emmanuel Dietrich a Milano

A Milano Tempo Prezioso e Emmanuel Dietrich hanno presentato i nuovi OT: in marzo avevamo visto gli orologi di questo designer imprenditore, francese di nascita, ma ormai svizzero, all’hotel Ramada; l’anno prossimo li vedremo a Baselworld nella Halle 2, primo passo per arrivare, come Emmanuel si augura, al Palace.

Italian market appreciates Dietrich watches and the designer is very satisfied with. New OT collection is growing and n°8 perhaps will be in Baselworld 2016 in Halle 2.  Steel case, bronze or steel bezel, skeletonized selfwinding movement Myota 82-S-7. 

Per Emmanuel il nostro mercato è interessante e ne è soddisfatto. Non sembra vero (in orologeria, come in agricoltura, non è mai l’annata buona, anche se le cifre poi dimostrano il contrario) così in un momento non facile sentire parole positive fa bene al morale.

Emmanuel Dietrich tra Piero e Stefano Superchi distributori in Italia degli OT

Emmanuel Dietrich tra Piero e Stefano Superchi distributori in Italia degli OT

La collezione degli OT (Organic Time, orologi che oltre a indicare il tempo riprendono con colori e componenti temi e figure della natura) prosegue: sono arrivati il 5 e il 6 , di prossima uscita il 7 mentre l’8 arriverà probabilmente per Baselworld 2016. “Quando disegno un nuovo modello – dice Emmanuel – penso non solo alla forma della cassa, ma anche al tipo di movimento che accoglierà e a questo si aggiungono poi le scelte per i colori”.

I più recenti OT, a sinistra il n°5, a lato il n°6

Dietrich Factory GmbH, i  più recenti OT a sinistra il n°5, a lato il n°6

In effetti gli OT hanno un’estetica composita che unisce tradizione e modernità, con un pizzico di allegria data, per esempio, da una lancetta con la stella o vivacizzata dal colore, dal movimento scheletrato che fa immaginare la natura. E qui per i puristi della meccanica  (noi compresi) va detto che i movimenti automatici, visibili dal lato quadrante, sono Myota 82-S-7 modificati, non ultimi elementi che consentono prezzi accessibili. Casse in acciaio 316L trattate PVD, lunette in bronzo o acciaio, quadranti a quattro strati dove il materiale spazzolato alterna finiture e colori; dimensioni 46×48 mm (compreso la corona 49×48).

Pochi giorni fa parlando con il CEO di uno storico Marchio a un nostro commento sui prezzi troppo alti degli orologi la risposta è stata un no deciso per la storia, la tecnica, i materiali, le finiture offerte, ma da interlocutori meno impegnativi abbiamo avuto risposte diverse; molti pensano che non un solo Marchio, ma tutta l’alta orologeria (e forse anche qualche fashion watch) dovrebbe fare un passo indietro in fatto di listini. Un discorso però questo che ci porterebbe lontano e che sul piatto della bilancia deve tenere conto anche degli investimenti per studi e ricerche su movimenti e materiali, spesso in collaborazione con Istituti universitari: gli esempi di un Patek Philippe per il 175° o quelli del Vacheron Constantin per il 260° sono la punta dell’iceberg, ma in dimensioni più ridotte vanno considerati.

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