Il catalogo di Baselworld 2015 è arrivato ad avere 836 pagine (molte sono di pubblicità) e pesa tre chili. Lo abbiamo fotografato vicino a una serie di USB.
Le prime trenta pagine di questo mastodontico volume sono introduttive, poi si entra nel vivo e un’ottantina, alla fine, contengono un dettagliato indice di prodotti. Le aziende espositrici sono così suddivise: Global Brands nelle Hallen 1.o, 1.1 e 1.2; International Brands 2.0, 2.1, 2.2, 5.o e Palace; Related Branches Stones and Pearl 3.0, 3.1; Machines & Supply Industry 4.U; National Pavillion 4.0 e 4.1. Lo completa una Buyers Guide con le piantine delle Hallen, i nomi degli espositori nei relativi spazi e altre pagine di pubblicità. In quanto alla cinquantina di USB, un tesoro da conservare gelosamente per un anno perché contengono fotografie in alta definizione e testi per le novità presentate dalle relative aziende, in passato ci sono state curiosità: TAG Heuer ne aveva scelto una a forma di vettura di F1, Bvlgari ha proposto il portone del suo negozio romano in via dei Condotti (oggi una rotonda per i 40 anni del Bvlgari Roma), quella di Frederique Constant sembrava una platina con le incisioni fronte-retro e in rilievo la massa oscillante, Gucci aveva scelto il bambù e un’altra volta una doppia G. Quest’anno la più originale è senz’altro quella di MB&F con Balthazar robot-amico immaginario, utile quella di Charriol inserita in una biro, ma la più importante per il nostro lavoro è quella rossa preparata da Swisstime, l’ufficio stampa degli espositori svizzeri, una USB 3.0 di 64GB che contiene foto e testi in varie lingue dei Marchi svizzeri rappresentati. Una favola, se si pensa ai CD (e prima ancora alle diapositive) nelle cartelle stampa che le station wagon quasi non riuscivano a contenere nel viaggio di ritorno da Basilea a Milano.