Il cronografo è l’orologio più amato dal pubblico maschile e Panerai, in questa edizione del Salone, ne ha presentati diversi; leit-motiv la cassa Radiomir mentre con la cassa Luminor ha proposto un left-handed, orologio per mancini. Ha destato molta curiosità il Pendulum Clock, a lato, secondo omaggio a Galileo dopo il Planetarium, e non è stata dimenticata l’eleganza dei Tasca.
SoloPolso si occupa di orologi da polso e quindi incominciamo da questi nelle versioni cronografi, lasciando Tasca e Pendolo, come dovere di cronaca. Raffinato il primo, un po’ pesante – forse – la catena; affascinante il secondo per il suo vissuto storico che ne ha visto perdere le tracce fisiche. Molto interessanti sono i tre PAM 00518, 519 e 520 con cassa in platino o in oro (rosso e bianco) realizzati rispettivamente in 50 e 100 esemplari. Per questi Radiomir 1940 il movimento è il Calibro 12”’ OP XXV a carica manuale, sviluppato sulla base di un Minerva 13-22. Negli anni Venti Minerva, famosa marca svizzera specializzata nei movimenti cronografici, era in stretti rapporti con la Marca fiorentina, un ritorno quindi al passato che piacerà a molti.
Oggi Minerva, marca ultrasecolare, come tale non esiste più. Dopo un breve intermezzo con proprietà italiana è stata acquistata da Montblanc del Gruppo Richemont, che ne ha fatto l’Institut de Recherche en Haute Horlogérie; soprattutto nella collezione Villeret ha ideato e realizzato non solo cronografi, ma anche grandi complicati.
Forse ancora più elitario, foto sopra, il Chrono Monopulsante Luminor 1950 8 giorni, PAM 00579, in titanio, materiale che alleggerisce una cassa ø 47 mm con il pulsante della cronografia a ore 2. Questo left-handed, ispirato alla tradizione degli Incursori che portavano l’orologio sulla destra e sulla sinistra bussola e profondimetro, sarà molto apprezzato dai mancini; è un meccanico a carica manuale; il suo movimento il Calibro Panerai P.2004/9 è interamente realizzato in house. Gli esemplari sono solo 300. Un altro orologio per mancini, scelta che da tempo vede Officine Panerai in prima fila, è il Luminor 195o pubblicato nell’Anteprina.
Da diversi anni Officine Panerai ha accentuato l’aspetto di Manifattura ideando e producendo in house diversi movimenti. il P.5000 (foto sopra) a carica manuale, 8 gg di carica, è un Calibro 15”’3/4, riunisce 127 componenti, ha 25 rubini, bilanciere a inerzia variabile, due bariletti accoppiati in serie, 21.600 A/h. Equipaggia una “famiglia” Luminor, PAM 00560, 00561 e 00562, cassa ø 44 mm in acciaio o in titanio satinato, quadrante nero, bianco, marrone. La versione con piccoli secondi alle 9 ha la cassa in acciaio (PAN 00563) o titanio (PAM 00564) con quadrante bianco o nero. Tutti sono sub a 300 metri.
Il PAM 00447 è un raffinato orologio da tasca; la cassa, ø mmm 50, in oro rosso o bianco (PAM00529), si ispira a quella dei Radiomir; ha una sola ansa che sembra proteggere la corona a ore 12. Con un moschettone si aggancia una bella catena di 40 cm. a maglia marinara. Il fondello a cerniera consente, all’esterno, incisioni personali. secondo noi una zona troppo visibile… mentre all’interno si leggono le specifiche del modello. Il movimento è il Calibro P.3001 a carica manuale con 3 giorni di carica, ponti e bilanciere sono scheletrati; quadrante a sandwich.
E infine eccoci al Pendulum Clock, che ripropone il modellino, conservato nel museo Galileo a Firenze, realizzato dall’orologiaio Porcellotti a fine Ottocento sulla scorta di un solo disegno. Né Galileo né suo figlio avevano terminato il prototipo al quale mancavano quadrante e sistema di carica; dopo la loro morte fu realizzato da Vincenzo Viviani per il Duca Leopoldo de Medici, ma poi scomparve. L’orologio da tavolo realizzato da Panerai in 30 esemplari, è alto cm.35,60, ha il regolatore a pendolo e lo scappamento libero.