Siamo quasi giunti al termine della cronaca ginevrina sulle novità al Salone. Questo è il XV marchio; come detto in precedenza, arrivano per ultime le “corazzate” così definite non solo per le dimensioni aziendali, ma anche per il numero di collezioni e relativi modelli. Nel caso di Jaeger-LeCoultre inoltre vanno considerati i brevetti e le innovazioni; probabilmente il suo Albo d’Oro è il più ricco nella storia orologiera.
Non va poi dimenticato che questa Manifattura, quando non faceva parte del Gruppo Richemont, forniva i suoi movimenti ad altri grandi Marchi e solo gli addetti ai lavori ne conoscevano l’iter. Molti anni or sono ho ammirato a Basilea un certo complicato, poco dopo ne parlai nello stand JLC e seppi che il movimento era un loro prototipo; il definitivo, funzionante, sarebbe stato terminato solo dopo la fiera. Poi la diffusa passione per gli orologi ha fatto sì che le Manifatture siano state sempre più restìe a vendere i loro movimenti, che trovavano adeguato collocamento nella produzione interna di orologi finiti o equipaggiano i “cugini” dello stesso Gruppo.
Ricordi a parte, in controtendenza con altri Marchi, le novità JLC sono state numerose, concentrate sui Master e sul Reverso, sempre icona importantissima e che appartiene alla categoria degli orologi che o piacciono o non piacciono, senza mezze misure. Visto però che è una colonna di JLC è chiaro che i primi sono assai più numerosi dei secondi. Non sono poi mancati modelli della più alta orologeria e, per i polsi femminili, nuovi Rendez Vous.
Partiamo quindi dal Grande Reverso Night&Day automatico in acciaio o in oro rosa; Calibro di Manifattura 967/B, 28.8oo, A/h, 200 componenti, 28 rubini; nella finestrella a ore 6 una linea separa le ore del giorno da quelle della notte. Nel Grande Reverso Ultrathin 1931 lo spessore della cassa in oro rosa è mm 7,3 e mm 2,95 quello del Calibro JLC822/2 a carica manuale. Le A/h sono 21.600, 18 i rubini. Di tendenzail quadrante color cioccolato, il cinturino è di Casa Fagliano, famosa azienda argentina che lavora il cuoio e produce gli stivali preferiti dai giocatori di polo.
Nella collezione dei Master il Grande Tradition con tourbillon (volant) cylindrique Q.P. cassa in oro rosa ø 42 mm: Calibro automatico JLC 985 (431 componenti) con bilanciere in oro, gabbia in titanio, 49 rubini, A/h 28.800, spirale cilndrica sviluppata in house. Sul rotore in oro 22 carati la riproduzione della medaglia d’oro vinta dalla Marca all’Esposizione di Parigi nel 1889.
L’anno scorso l’Ultra Thin Jubilé con uno spessore di mm 4,05 (e movimento mm 1,85) fu definito il carica manuale più sottile del mondo (adesso il titolo è passato all’Altiplano di Piaget con mm 3,65). Sempre sottili anche i quattro nuovi Master Ultra Thin: l’Ultra Thin 1907 con quadrante grené e l’Ultra Thin con quadrante Grand Feu (qui lo spessore è mm 5,o4); cassa in oro rosa o bianco ø mm 39. A questi si aggiungono altri due modelli, in oro rosa o acciaio ø 38,5 mm, Calibro automatico JLC896 con data mentre il Calibro 899 ha i piccoli secondi alle 6. La cifra 1907 ricorda un Tasca di quell’anno dalla cassa sottile a lama di coltello.
Infine per gli sportivi il Master Compressor Chonograph Ceramic GMT con indicazione giorno/notte, ha la cassa ø 46 mm in ceramica; il movimento è il Calibro automatico JLC757, composto da 300 elementi, A/h 28.800.
I nuovi Rendez vous vedono un modello per San Valentino, venduto solo nelle boutique, nel suo cinturino rosso c’è una taschina in cui inserire un messaggio (ovviamente d’amore); uno è in oro rosa (27,5 mm) con fondo in vetro zaffiro, Calibro JLC 966 carica manuale con data, lunetta con diamanti, bracciale in oro rosa o cinturino; infine il terzo, Night&day, è in acciaio o oro rosa, ø mm 29, con una nuova lunetta concava; il Calibro JLC 967 è automatico.
Al termine di questa “maratona” di novità i Duometre Unique Travel Time e il Duometer Lunaire in oro bianco ø mm 40,5, quadrante regulateur in smalto Grand Feu, Calibro JLC381 sistema dual wing con due fonti di energia indipendenti, carica manuale, 40 rubini, 367 componenti. Sul quadrante lancetta dei secondi foudroyante con funzione “stop secondi”, questa lancetta avanza a scatti di un sesto di secondo, data e fase lunare, riserva di carica.
Nella serie Hybris Mechanica l’undicesimo capolavoro, il Master Ultra Thin Tourbillon volant Ripetizione Minuti, è la prima complicazione ultrapiatta. La cassa in oro bianco ø 41 mm spessore mm 7,9 (compreso il vetro), accoglie il Calibro JLC362 automatico (spessore mm 4,8) con massa oscillante periferica, 21.600 A/h, 471 componenti. I due martelli a trébuchet brevettati percuotono i due timbri Crystal collegati al vetro zaffiro consentendo la migliore diffusione del suono. La Ripetizione è attivata da un pulsante retrattile che scompare a soneria attivata e per il quale è stato chiesto il brevetto, la sua corsa di soli 2 mm è sufficiente a caricare il bariletto e azionare la suoneria. In questo Gran Complicato i brevetti sono otto e di questi sei sono nuovi. A Le Sentier hanno realizzato un nuovo tourbillon, una nuova spirale, la carica automatica periferica, il monopulsante retrattile per la ripetizione e in questa un nuovo sistema riduce i tempi morti: chapeau!