L’ultimo articolo del 2014, insieme ai nostri auguri, è un omaggio all’orologeria elvetica, scegliendo alcune delle proposte segnalate da Darwel SA, l’agenzia che a Baselworld, per conto di molti espositori svizzeri, cura la comunicazione riservata ai giornalisti e che ha inviato, di oltre 50 orologi, foto e schede digitali e su carta con una bella rivista.
Our article of 2014 December 31st, together with best wishes, is a tribute to Swiss watches, chosen from more than 50 pictures Darwel SA sent to specialized press. And let’s say welcome to 2015 with a half-full glass (and not half-empty) because it’s important, even if not easy, to be optimist.
I modelli non sono suddivisi solo in maschili e femminili. sportivi o eleganti. Ci sono anche nomi intriganti, magari prese dalla politica di Obama: yes you can, riferiti a qualità svizzera, ma a prezzi abbordabili oppure i più facili: heure bleu, mademoiselle, sportissimo per finire ai cinturini con nuovi materiali (un settore che potrebbe essere ampliato… ). Alcuni orologi li abbiamo già pubblicati, ma vale la pena di riproporli; ecco quelli che abbiamo scelto..
GENTLEMEN CLUB
Il Breitling for Bentley di quest’anno è un cronografo automatico, certificato cronometro, che sulla lunetta riprende il disegno tradizionale delle lussuose auto inglesi, la funzione GMT su 24h si regola con la corona. Tempograf 20 secondes di Louis Moinet è realizzato in 365 esemplari, cassa in oro, movimento automatico in parte a vista, ideato e realizzato da Louis Moinet e Concept : ore e minuti decentrati, a ore 9 secondi a retrograde indicati di 20 in venti dalla lancetta centrale. Stile molto tradizionale nella collezione Retro di Ernest Borel con un automatico Regulateur, calibro Dubois Depraz 14070 modificato e decorato. Infine un altro automatico di Speake Marin: il Velsheda, nome di uno scafo da regata; originale l’unica lancetta sovrapposta che crea un effetto ottico, dato che il logo centrale ruota con diverse velocità, movimento Calibro Eros.
MADEMOISELLE
Alcuni modelli per conto nostro sono più da Lady, non fosse altro che per il prezzo, comunque sono molto femminili, semplici o complessi. A fianco il Milady Chrono automatico di Pierre De Roche in acciaio e diamanti. Il Surya di F.Jouvenot con altri colori, ha vinto uno dei premi al GPHG di Ginevra; questo è in oro bianco e diamanti, l’indicazione delle ore avviene su dodici petali saltanti con un sistema brevettato. Di Ebel, un marchio che in Italia non ha ancora ritrovato la posizione che aveva in passato, il Lady della collezione Wave, che dagli anni Settanta è diventata un classico; qui è in acciaio e oro con movimento al quarzo. Nella collezione Elegant di Longines un modello molto serio con movimento automatico e impreziosito con diamanti; il Calibro è L595 (ovvero ETA 2000/1), la cassa è in acciaio con lunetta e maglie del bracciale placcate oro rosa.
HEURE BLEU
Il periodo Blu di Picasso, dal 1901 al 1904, quando il pittore dipingeva spesso quadri monocromatici; l’ora che ai naviganti intenerisce il cuore, quando il tramonto mischia i colori del cielo. I ricordi si affollano anche se questa scelta cromatica in orologeria si applica a modelli alquanto diversi fra loro. Oggi il Blu, scritto all’italiana, fa tendenza e piace molto senza distinzione di impiego. A fianco il CuervoY Sobrinos Historiador Flamantes carica manuale Calibro ETA 7001 extrapiatto, cassa in oro rosa ø 40 mm e quadrante blu lavorato a guillochage. Di Concorde il Chronograph C1 con cassa in titanio grado 5 trattata PVD nero, ø 47 mm, lunetta in fibra di carbonio e pulsanti in ceramica. Franc Vila Intrepido è un cronografo automatico con rotore esclusivo, quadrante e cinturino in tonalità parricolarmente brillante. Hamilton ha blu la cassa in alluminio, ø 40 mm, del Pilot Khaki automatico Calibro H-10 con riserva di carica 80 ore e cinturino NATO.
SPORTISSIMO
Molti i marchi e i modelli presi in esame e difficile scegliere fra loro. Qui a fianco il Breitling Cockpit B50 Night Mission cassa in titanio ø 46 mm anche trattato nero, lunetta girevole bidirezionale, Calibro esclusivo di Manifattura Superquartz certificato cronometro, con il countdown, 2 fusi orari, 2 alarm. Eberhard & Co ha rieditato il Contograph, cronografo degli anni ’60, cassa in acciaio ø 42 mm, lunetta in ceramica, Calibro automatico 8147 su base ETA 7750, quadrante nero, su uno dei due contatori il simbolo dei tre minuti, tempo concesso per le telefonate interurbane prima di pagare un supplemento, quando non c’era ancora la teleselezione. Per i golfisti Hercules Golf Master di Reconvilier, un automatico reversibile con modulo digitale integrato che indica le distanze dei principali grren nel mondo con tecnologia GPS. Di Clerc Hydroscaph H1 Chronometer. un sub a 500 metri con cassa in acciaio ø 43,8 o 46 mm con protezioni laterali e calibro C609.
YES YOU CAN
Qualità elvetica e prezzi non eccessivi, si spiega così il nome scelto per questo comparto. Di Bomberg il Bolt 68 cronografo con movimento al quarzo Ronda, cassa in acciaio ø 45 mm trattata PVD nero; cinturino in pelle o catena visto che si tramuta facilmente in un orologio da tasca. Movado Gravity riprende alcuni dettagli del suo modello più famoso. Cassa sottile ø 42 mm in acciaio ttattato PVD nero, quadrante in fibra di carbonio, cinturino in caucciù, movimento al quarzo. Manjaz Premium Apollo Skeleton con cassa in acciaio, ø 41 mm, lunetta e corona trattate PVD oro rosa, quadrante dove la grafica gioca fra linee e curve. Di Victorinox Swiss Army non si poteva non scegliere il modello Inox l’orologio anniversario dei 130 anni, con movimento al quarzo e cassa in acciaio rinforzato ø 43 mm.
CRESCITE CONTENUTE, MA ANCHE LICENZIAMENTI
Va rilevato che per far fronte a situazioni non facili, l’industria orologiera elvetica si sta dando un gran da fare. Grandi gruppi come Swatch, che radunano numerosi marchi, possono compensare eventuali frenate con impennate di richieste. Qualche marchio grazie alla pentrazione in nuovi mercati, come ad esempio Zenith, riconosce crescite a una cifra. Altri, forse con dispersione di forze in fase produttiva (ci viene in mente negli anni ’90, l’esagerata attenzione al dettaglio estetico dei bracciali di Daniel Roth) stanno tirando i remi in barca. Ci sono numerosi licenziamenti anche nella felice Svizzera, non sempre messi in evidenza, probabilmente perché nel corso della storia orologiera l’andamento ha sempre registrato alti e bassi. I comparti più colpiti sono quelli della comunicazione e del design, più facile appoggiarsi a forze esterne piuttosto che a persone a libro paga e questo è un problema che affligge molte aziende italiane. Calcolando incrementi a una cifra, da 1 a 9, una persona normale sarebbe comunque soddisfatta, ma le aziende in passato erano arrivate a due cifre e molte registravano tre decine…tempi d’oro che non torneranno ed è difficile riabituarsi a situazioni per così dire più normali. C’è infine da registrare la nascita di nuovi marchi, scelte coraggiose o utopistiche?, per loro restiamo in attesa di conferme dai mercati. Fra poche ore entreremo nel 2015 alzando un bicchiere mezzo pieno (e non mezzo vuoto) perché è importante essere sempre ottimisti.