I gruppi orologieri riuniscono più marchi della fascia alta e coprono buona parte della produzione orologiera elvetica. Ne restano fuori, insensibili al richiamo di ricchissime sirene, grandi aziende indipendenti come Patek Philippe, Rolex, Audemars Piguet, Ulysse Nardin e pochi altri. Nell’universo delle lancette però ci sono anche molte industrie medie, o più spesso piccole, poco più che laboratori artigianali, guidate dalla creatività di uno o più fondatori.
Quasi tutte hanno produzioni limitate legate a movimenti complicati. A Baselworld le troviamo riunite al Palace, il Palace delle meraviglie. Non sono moltissime, ma sufficienti per riempire con le loro creazioni pagine e pagine di soloPolso. Di qualcuna ho già scritto negli anni passati.
In attesa di Baselworld soloPolso segue le novità 2014 presentate a Ginevra durante la settimana del S.I.H.H. Da ieri è in rete il Genie 02 di Breva, oggi è la volta di Rudis Sylva e del suo Oscillateur Harmonieux. Ideato dal maestro orologiaio Mika Rissanen, colonna dell’azienda che ha brevettato questa invenzione, è stato presentato per la prima volta nel 2009 imboccando, dopo tre anni di studi ed esperimenti, una strada ambiziosa.
Nessuna modifica è stata apportata al principio che ha portato alla nascita di questo scappamento che non è un tourbillon né un carosello, ma un organo regolatore di estrema precisione. I due bilancieri sono collegati meccanicamente fra loro grazie al profilo dentato; c’è un solo scappamento con un’ancora posizionata a 90°; la simmetria e l’energia delle spirali opposte consentono una correzione media istantanea in posizione verticale, eliminando gli effetti della gravità. La gabbia ha un diametro di mm 17,40 e ruota di 360° in un minuto; il movimento ha 21.600 A/h ( 3 Hz); la carica è manuale.
La realizzazione di quest’anno – dice Jacky Epitaux, anima del Brand – è stata modificata nel design e nel finissage più accurato: la platina è lavorata artigianalmente a guillochage; il doppio bariletto garantisce una riserva di carica di 70 ore. Da rilevare infine che solo sette componenti vengono acquistati da fornitori, tutti gli altri sono realizzati in house o in un’officina associata. L’azienda di Bois segue la tradizione delle imprese artigianali che hanno posto le basi del successo degli orologi svizzeri; i tre soci fondatori sono anche gli azionisti e il capitale sociale, dal 2006, non è mai stato aumentato.