Ieri, 13 ottobre, la Manifattura Patek Philippe ha accolto circa 300 rappresentanti della stampa e VIP dell’orologeria; primo gruppo degli invitati che prendono parte alle celebrazioni per il 175° anniversario della Maison. Come accade nelle famiglie reali, dove i festeggiamenti sono “spalmati” in più giornate, a Plan-les-Ouates si festeggerà sino al 17, suddividendo gli ospiti: stampa e concessionari da tutto il mondo. La sala mensa è stata trasformata in un salotto, che ripropone lo stile dei Salons Patek Philippe, spazi che sembrano quelli di una ricca casa privata, ma l’aperitivo e i discorsi ufficiali si sono svolti in un ambiente spettacolare. Cerchiamo di raccontarvelo aiutati da quelle che chiamiamo fotografie giornalistiche,
L’ingresso alla Manifattura con la scultura della spirale era irriconoscibile: la fontana è stata coperta e tra i due edifici è stato steso un soffitto-cielo con le stelle; sul fondo e sui lati sono stati proiettati filmati di una storia lunga 175 anni; al centro di questo teatro gli ospiti, trasportati in un mondo fantastico di immagini e suoni. Philippe Stern, presidente ad honorem ha riassunto cinquant’anni di vita orologiera, lasciando poi la parola al figlio Thierry, presidente della Maison; frasi di affetto e di orgoglio e al termine l’assicurazione che la Patek Philippe resterà un’impresa a conduzione familiare e che già da quest’anno si sta pensando all’orologio del 200° (per la Ref.5175 gli anni di preparazione sono stati sette).
L’orologio dell’Anniversario è il Grand Master Chime, Referenza 5175, chiamato anche “Calibro 300”; un eccezionale orologio da polso duo-face, ricco di 20 complicazioni, due delle quali inedite ed esclusive di Patek Philippe (sei i brevetti): Grande et petite sonerie, ripetizione minuti, cinque suonerie, Q.P. quadriennio, fasi di luna, secondo fuso orario, indicazione notte/giorno, riserva di carica, data e alarm con la melodia della ripetizione minuti. I componenti sono 1366; il peso è di circa 200 gr. gli esemplari sono sette, uno resterà nel Museo Patek Philippe);
Gli si affiancano, in tirature limitate, il Chiming Jump Hours, saltarello con ripetizione minuti; il Multiscale Chronograph automatico, declinato anche al femminile, con scale tachimetrica, telemetrica e pulsometrica e un World Time Moon, che al centro, oltre alla luna, ha la carta delle stelle, specialità nella quale Patek Philippe vanta un’esperienza di quasi un secolo. Infine numerosi modelli “Rare Handcrafts” fanno parte dei modelli dell’Anniversario.
La cena è stata organizzata con un catering “in-house” come accade – e ci si passi l’irriverenza – per i movimenti; infine il castello, Chateau Blanc, trasformato da colori e immagini, ha accolto chi voleva ammirare i modelli impreziositi da smalti e incisioni, esposti al quarto piano sotto un tetto con travi a vista. Questa è solo una rapida cronaca di una serata fantastica. Agli orologi dedicheremo poi tutto lo spazio che meritano.