Recentemente Corum ha presentato la riedizione di un modello che risale al 1977, il lingotto d’oro o in platino. E se pensiamo al metallo prezioso come moneta di scambio sin dai tempi più remoti, un lingottino ci sta nell’argomento scelto.
Gold money also on watch’s dial; Corum, Piaget and other brands followed in the past this idea, using gold money for cases; in Baselworld 2014 Corum presented a new Lingotto (the first was born in 1977) and the Indian Head.
Patek Philippe e Piaget fecero orologi-moneta sin dagli anni ’50-60, anche Corum usò in quel periodo il dollaro americano, ma forse è stata la prima a impiegare un lingotto d’oro. Fu un fabbricante di casse a suggerire al Management di Corum l’idea di usufruire di un lingotto nel quale inserire il movimento; in seguito si preferì usare i lingotti come quadranti, con un foro per le lancette. La fonderia ufficiale delle Banche svizzere ne attestava l’originalità e il peso (15 g), il movimento impiegato fu un Fréderic Piguet ultrapiatto, cal.9,21. Corum scelse anche lingotti da 2,5 , 5 e 10 grammi e li utilizzò per orologi con movimenti al quarzo. Il metallo era oro fino 999,9/1000 o platino puro 999/1000 che partiva dal peso di 5 grammi. Alla Fiera di Basilea fu esposto anche un modello molto prezioso, quadrante in platino fino e cassa in platino 950/1000.
Corum utilizzava monete preziose che tramutava in casse tagliandole a metà e scavandone una parte, il primo modello, brevettato, è del 1964. Il più famoso è il 20$ Double Eagle che può accogliere un movimento automatico, il Calibro FP70, spessore mm 2,74. La Marca ottenne dagli Stati Uniti una deroga alla legge federale che vietava la manomissione delle monete, ma la lavorazione di questi dollari veniva fatta in Svizzera. Per medaglie portate dai futuri proprietari o per le monete di piccolo diametro si utilizzarono in seguito movimenti al quarzo. Negli anni Ottanta le monete vennero anche montate su attacchi giroscopici così da far ruotare l’orologio moneta in un anello d’oro. Nella prima pubblicità di questi automatici lo slogan fu: “Time is money”, poi modificato in “A little something for your great-great-grandson”. Concetto che ci rimanda alla recente pubblicità di Patek Philippe: non si possiede un Patek Philippe, ma lo si tramanda alle generazioni future.
La storia dell’orologio però ricorda diversi Marchi che hanno impiegato monete da collezione o correnti. Uno in particolare è legato a un evento curioso: la dogana degli Stati Uniti, che evidentemente non ricordava l’accordo fatto a suo tempo da Corum, bloccò l’ingresso a orologi di André Le Marchand realizzati con dollari d’oro e ci volle del bello e del buono per convincere il funzionario che aver tagliato in due la moneta serviva solo per alloggiarvi il movimento. Patek Philippe, negli anni ’50, impiegò un 20 dollari d’oro del 1904, ma soprattutto Piaget nel 1957 – e nei decenni seguenti, anche su richiesta dei clienti – utilizzo 20 dollari del 1894 e del 1893, ricavandone orologi da tasca o da tavolo e anche da polso; una versione femminile da polso fu completata con un raffinato bracciale d’oro; il movimento era il Calibro 4P. La creatività di Piaget si nota anche in un lingotto d’oro 24 carati che, come un moderno cellulare, faceva scorrere il coperchio svelando un orologio con movimento Calibro 9P. I modelli erano quasi sempre da polso, ma ce ne sono stati anche da tavolino. In tutti il life-motiv poteva essere, oltre alla tendenza-moda dell’epoca, anche un parallelismo inconscio con antichi proverbi, primo fra tutti “Il tempo è d’oro”, non si può tesaurizzarlo, ma spenderlo nella maniera migliore (anche acquistando un orologio…).
E per concludere ancora un Corum attuale, che ripropone l’estetica di un modello del 1986, La cassa in oro giallo ø 36 mm, accoglie un movimento automatico; il quadrante è una moneta in oro 22 kt che ebbe corso legale nel secolo scorso sino agli anni Trenta. La decorazione in smalti policromi raffigura il copricapo di un guerriero indiano. L’Indian Head, presentato in marzo a Baselworld, è arrivato adesso dai concessionari.