La Marca di Hölstein, nata nel 1904 con due soci – gli orologiai Paul Cattin e Georges Christian – è stata, se non l’unica certo la prima ad avere anche in Italia un suo stabilimento. Ha sempre prodotto in house i movimenti e sino ad oggi ha sviluppato 229 Calibri. Nel 1910 aveva 300 dipendenti e le filiali si susseguivano.
Era fra i dieci grandi produttori svizzeri di orologi e negli anni Trenta aveva stabilimenti anche a Holderbank, Como, Courgenay, Ziefen, Herbertswil e Bienne.
Durante la seconda Guerra mondiale si dedica alla produzione di orologi da polso e nel 1949 presenta un orologio con carica di 8 giorni. Negli anni ’70 è fra i primi dieci produttori mondiali, la produzione da 200.000 esemplari all’anno arriva a 1,2 milioni. L’avvento del quarzo però colpisce anche Oris; in quel periodo falliscono circa 900 imprese orologiere elvetiche; la Marca entrata nel Gruppo ASUAG, riacquista poi la sua autonomia e con Rolf Portman (oggi presidente onorario) e il CEO Ulrich W.Herwog inizia una nuova vita.
Il Pointer, Calibro 373 con il calendario, nato nel 1938 e rilanciato nel 1982, diventa un simbolo di longevità e di tecnica orologiera. Nel 1970 nasce il primo cronografo a carica manuale, Calibro 725 e due anni prima la precisione del Calibro 652 è premiata dall’Osservatorio di Neuchâtel. Nel decennio seguente il Management si concentra sulla progettazione e l’elaborazione di moduli che vengono assemblati da ETA e poi da Sellita. In seguito si migliorano i i calibri realizzati in house. Alla fine del XX secolo ne nascono di nuovi, compreso il primo Pointer Day Calibro 645, mentre su base ETA arriva un Ore del Mondo e nel 2013 il Pointer Moon Calibro 761.
Per il 110° anniversario ha progettato e realizzato in house, dopo 35 anni, un suo Calibro: il 110. Questo carica manuale ha una riserva di carica di 10 giorni con indicatore non-lineare brevettato. Al progetto che, per la prima volta, vede queste due complicazioni nello stesso movimento, Oris ha lavorato anche con specialisti svizzeri e con l’Ecole Technique di Le Locle. Un solo bariletto accoglie una molla miniaturizzata lunga m.1,8 che si srotola in modo uniforme. Sul quadrante a ore 3 si vede la carica che resta nel bariletto con tacche che si muovono più velocemente alla fine. Il movimento è inserito nei 110 esemplari dell’Oris 110 Years Limited Edition in acciaio o in oro rosa, le cui consegne sono state previste per questa primavera.
Anniversari a parte, Oris si è avvicinata alla Formula 1 con il team della Williams, il CEO Ulrich W.Herzog è tuttora molto amico di Sir Williams. Il legame con le automobili sussiste anche con le auto sportive, quest’anno infatti è stato siglato un accordo con Audi Motorsport e tutti si aspettano un modello “dedicato”. Già nel 2013 è stato realizzato il Calobra per la gara spagnola e quest’anno un’edizione per il pilota Darryl O’Young e la sua partecipazione al G.P.di Macao, ma non precorriamo i tempi. Se c’è una cosa che impegna la stampa è il rispetto delle date di Embargo e questo non solo per non bruciare le notizie, ma anche per non creare confusione sui mercati.
Oris ha anche sviluppato collezioni dedicandole ai piloti di aerei e elicotteri, agli appassionati subacquei e di musica jazz; la Marca è stata infatti la prima a sponsorizzare il Festival del Jazz e a dedicare orologi a Frank Sinatra e a Dizzy Gillespie.