Il titolo può far pensare ad un’azienda straniera, a un Museo moderno, invece niente di tutto ciò. Lowell è un’impresa emiliana che dalla fine degli anni ’60 opera nel settore orologiero; dagli orologi da parete (una pendola a colonna era stata battezzata Modena) alle sveglie, sino agli orologi-anello di marchi noti e agli orologi da polso.

Nata negli anni ’70 la Lowell è guidata da Liliana Caselli che l’ha fondata e che ha saputo trasmettere anche ai figli la passione per gli orologi. A Modena lo stabilimento comprende tutti i reparti necessari alla nascita degli orologi, dalla progettazione al servizio post-vendita.  Forse agli appassionati di orologi da polso è nota soprattutto come distributore di Glycine, storico marchio svizzero che in maggio ha compiuto 100 anni, ma questa è un’altra storia che pubblicheremo a breve.

MOM: Manifattura Orologeria Modenese

Qui invece parliamo di una collezione, anzi di un marchio, che  lega il nome alla terra dove è nata la Lowell. La sigla sta infatti per Manifattura Orologiaia Modenese. Presentata in marzo a Baselworld, con un solo tempo e un cronografo dal design italiano (come indicato con orgoglio sul quadrante), si affianca alle linee di orologi da polso automatici, a carica manuale o al quarzo. Se la grafica del nome è normale, sui quadranti la O è un ruota dentata che si riallaccia all’orologeria, ma anche alla tradizione di una città come Modena, patria di belle automobili. Altrettanto evocativi il packaging e gli espositori. Infine ricordiamo anche l’orologio Olmo, un automatico con la cassa in legno, così come illustri suoi predecessori i wood-watches di Tissot e poi i Locman in radica d’erica.