L’invito Louis Vuitton a Basilea era allettante. Un’antica dimora, un bel giardino, un pranzo all’aperto dopo aver visto i nuovi orologi. Ma l’agenda, se ci si ferma pochi giorni, non consente piacevoli intermezzi, sia pur con novità orologiere. Però poi ho incontrato a Milano Hamdi Chatti, dal 2010 vicepresidente LV per orologi e gioielli (tra gli altri incarichi in precedenza da Montblanc era stato AD per orologi e gioielli).
Il negozio in Montenapoleone non è un giardino, ma i colori dei prodotti esposti lo ricordano; così come il quadrante del nuovo Escale Worldtime, un Ore del Mondo senza la seconda lancetta delle ore.
Chatti però ha iniziato a parlare del nuovo femminile, l’Esprime, piccolo segnatempo quadrato (23×23 mm) in oro o in acciaio con o senza diamanti. “Per la prima volta – dice – non abbiamo scelto la cassa del Tambour”. Quella cassa nata dallo studio sui primi orologi da persona, le cosiddette tamburine, che gli ufficiali portavano a tracolla. Vicino al divano un “malle” in miniatura, il tradizionale baule che fece la fortuna di mr Vuitton perché, con i lati squadrati, poteva essere stivato meglio durante i lunghi viaggi. “Anche l’orologio ha la forma di quel baule, riprende i rinforzi degli angoli – sottolinea Chatti – le dimensioni ne fanno un segnatempo molto femminile.” Cromaticamente i quadranti si ispirano alle imbottiture interne dei bauli per i modelli in oro, per quelli in acciaio ai pannelli in legno di antiche case parigine. Niente indici: alle 5 spiccano le iniziali LV.
L’Escale Worldtime, la novità clou, ha un quadrante decisamente innovativo. “È dipinto in house con vernici a olio e poi asciugato in forno a 100°– precisa Chatti – occorrono 50 ore per completarlo, sono poche le Marche che hanno al loro interno questi artigiani specializzati”. Poi spiega come a La Chaux-de-Fonds, nella Fabrique du Temps Louis Vuitton, i reparti ricerca e sviluppo siano impegnati a tutto campo anche per nuovi materiali come per esempio l’ossido di alluminio nella cassa del Tourbillon volant e di altri modelli.
Il quadrante dell’Escale Worldtime è composto da tre dischi mobili regolati con una sola corona: quello esterno per l’ora delle città indicate con le iniziali; quello centrale per giorno/notte e il più piccolo per i minuti, ruotano in continuazione; il movimento automatico Calibro LV106 (218 componenti, 28.800 A/h, 26 rubini) è stato ideato e realizzato in house. Cassa (ø 41 mm) e fibbia sono in oro bianco.
Curiosa la decorazione centrale a triangolo; potrebbe indicare un Top orologiero? “No, no – dice il vicepresidente – è solo l’elemento fisso che indica l’ora e la città di riferimento. Applicato sotto il vetro non interferisce con i dischi”.
Modifiche sono state apportate anche ad altri modelli, dal Tambour tourbillon volant in oro rosa (adesso la parte centrale della cassa è in ossido di alluminio MMC nero) allo Spin Time GMT e altri, tutti hanno aggiunto la parola “evolution”.
Ultima domanda sui risultati commerciali degli orologi LV in Italia. “Ne siamo soddisfatti – conclude Chatti – In Italia abbiamo molte boutique, i nostri clienti sono affezionati e ci seguono fedelmente. Gli uomini scelgono modelli con le complicazioni, le donne sono in costante aumento”.