Non è la sigla di un aereo, ma il numero degli esemplari del cronografo che IWC ha recentemente dedicato alla Ju-Air, l’impresa che custodisce gli otto storici aerei tedeschi Junker-52. Sul fondello è incisa la sagoma dell’aereo, così come anni fa un fondello era stato dedicato allo Spitfire.
Negli anni ’80 gli otto Junkers-52, anzi, come dicevano i piloti degli anni Quaranta “Tante Ju”, che erano sopravvissuti alla guerra, furono affidati alla Swiss Air Force e venne fondata la Ju-Air per mantenerli sempre funzionanti; da 20 anni IWC è al fianco di questa istituzione.
Il 7 aprile 1994, quando IWC in Italia era distribuito da La.Fo.Ce., la presentazione in prima mondiale del nuovi Pilot IWC venne organizzata a Venegono con un volo dimostrativo di tre Junkers-52 del 1939 motorizzati BMW. Gli aerei si spinsero anche sul lago di Como (la casa di Emilio Fontana, che con Lattuada e Cerri aveva fondato La.Fo.Ce, era a Brunate); al rientro, prima di riatterrare sul campo di Venegono gli aerei passarono sopra Malpensa, la torre di controllo chiese il riconoscimento anche se non temevano certo un’invasione dal cielo, e il comandante dell’aeroporto rese gli onori militari agli apparecchi che si abbassarono sulla pista in segno di saluto; la presentazione del nuovo cronografo si tramutò così in un momento emozionante. Ricordo che i piloti manovravano il timone girando una ruota verticale in legno, la cloche sembrava un giocattolo e tutto l’aereo vibrava in maniera assai poco rassicurante. ll Fliegerchronograph di allora, con cronografia a 1/4 di secondo, era in acciaio o in ceramica nera opaca high-tech, ø mm 39, antimagnetica fino a 80.000 A/m.
Nel 2000 uno d questi aerei compì il giro del mondo per promuovere i nuovi IWC da pilota e nel 2006 la IWC realizzò un cortometraggio di 8 minuti presentandolo al SIHH con il nome Pilots.Protagonisti oltre agli orologi uno Junkers affidato a una pilota, due Spitfire e attori come John Malkovich, Christopher Cass e Daniel Spangler; questi ultimi sugli Spitfire anni ’40 che ingaggiavano un duello aereo per conquistare la bionda Maria B.Bergman che pilotava lo Ju-52. Le riprese aeree furono state girate a Los Angeles da elicotteri e da unB52, quelle dello JU-52 in Svizzera e poi integrate nella pellicola; regista e fotografo era David B. Novell.
E dopo questi ricordi “back-stage”, ecco la scheda tecnica del Big Pilot cronografo flyback che ricorda i vent’anni della Ju-Air. La cassa è in acciaio, il movimento è il Calibro 89365, sul quadrante rodiato è stata modificata la finestrella della data per renderla simile alla strumentazione aerea dell’altimetro con numeri verticali, sul fondello l’incisione “One out of 500”.