Fra gli orologi che la Maison parigina realizza ricordando sempre lo stile e l’eleganza del suo fondatore, possiamo annoverare i Dior VIII Gran Bal. Proprio quella fastosa eleganza per le grandi serate, che si amira nella foto a lato, scattata da Demarchelier. A Baselworld 2014 questi orologl sono stati presentati con la cassa in ceramica e il movimento “inversé”, ideato da Fréderic Jouvenot, in una speciale edizione che giustifica appieno il nome scelto: Fil de soie.
Quel sottile filo di seta, che ha cucito con punti piccolissimi gli splendidi abiti da sera ideati da Christian Dior e che in questi automatici sembra cucire la massa oscillante in un serico susseguirsi di punti che si riallacciano anche alla tradizione delle più abili ricamatrici. Sicuramente è una variante che per la prima volta appare nell’orologeria meccanica. Abbiamo visto quadranti con piume da Dior, e prima ancora da Corum, e ancora Dior con quadranti sui quali ruotavano tessuti plissés o pizzi, ma il semplice filo, espressione minimalista di un grande savoir-faire artigianale, mancava a questa galleria particolare.
I due segnatempo visti a Baselworld 2014 hanno la cassa in ceramica e oro roa, ø 38 mm, ceramica nera anche per l’anello della lunetta impreziosita con diamanti, sul quadrante diamanti e massa oscillante intessuta di fili di seta rosa o verdi.
A conclusione un’altra fotografia emblematica, quella della boutique (e sede della Marca francese) a Parigi in Avenue Montaigne. La grande arteria centrale ha dato il nome all’omonima collezione di segnatempo, presentati in Marzo in acciaio e acciaio e oro con massa oscillante laccata. Sullo sfondo, e poteva mancare?, il simbolo per antonomasia della città, la Torre Eiffel.