L’anno scorso abbiamo pubblicato nella tecnica un articolo sui colori dell’oro, torniamo a parlare di questo metallo prezioso perché, oltre al King Gold di Hublot, arricchito da una percentuale di platino, ci sembra che l’ultimo, in ordine di tempo, ad aver apportato qualcosa di nuovo in questo campo sia Chopard con l’oro “Fairmined”.
Last year we published an article about colors of precious metal, now after Hublot King Gold with platine, the Brand having said something new in this field is Chopard with Fairmined gold, with rose gold case of L.U.C.Tourbillon.
Molti ricordano quando ancora negli anni ’80/’90 si portò alla pubblica opinione l’estrazione di oro e diamanti. Il mondo del lusso, gioielleria e ologeria in testa, divenne il capro espiatorio vista la manodopera sfruttata, il denaro ricavato e impiegato in successivi acquisti di armi. Il Responsible Jewellery Council, che in questi anni ha riunito decine e decine di aziende impegnate nella lotta contro l’illegalità, in collaborazione con ARM (Alliance for Responsible Mining) che da tempo opera per un’equa retribuzione nelle miniere, ha riconosciuto alla fine di settembre lo standard dell’oro “Fairmined” estratto da piccole miniere artigianali impegnate a rispettare comportamenti corretti.
Chopard impiega l’oro Fairminded nella sua gioielleria, ma quest’anno a Baselworld, oltre al L.U.C. 1963 Tourbillon, dedicato all’anniversario della sua presenza in orologeria, ha realizzato con questo oro certificato anche 25 esemplari del L.U.C. Tourbillon QF, che è diventato il primo orologio d’oro “Fairminded”. L’oro della cassa, ø 43 mm, del fondello e della lunetta, proviene infatti da un piccola miniera del Sud America che ha aderito ad ARM; sul quadrante in rutenio anche l’indicazione della riserva di carica (216 ore pari a 9 giorni), il movimento, a tecnologia Quattro, è a carica manuale e ha il certificato COC di cronometro.