Tra gli orologi che hanno impresso una svolta alla tradizionale orologeria meccanica, c’è l’Accutron di Bulova, così chiamato perché univa due vocaboli “accuracy” e “electronic”. Lo aveva ideato l’ingegnere svizzero Max Hetzel; al posto del bilanciere aveva un diapason (frequenza delle oscillazioni 360 Hertz). Oggi Bulova presenta l’Accutron II con movimento al quarzo Precisionist.
Facendo un passo indietro, l’Accutron restò in produzione sino al 1976, tornò nel 2010 in edizione limitata a mille esemplari, per festeggiare il 50° anniversario dell’Accutron Spaceview.
Oggi Bulova Accutron è il marchio fiore all’occhiello che distingue le collezioni della fascia più alta della Casa. Nel 2013 è stato presentato a Baselworld l’Accutron Calibrator 65B148; in questo automatico, con movimento Sellita SW200, la regolazione avviene dall’esterno con grande facilità grazie all’innovativo sistema di regolazione EFAS. Quest’anno la novità è stata l’Accutron II declinato in cinque linee. Collezioni che reinterpretano in chiave moderna i modelli degli anni Sessanta. Alpha, con movimento a vista dal quadrante, Snorkel, sub a 200 metri con indicatore per i sub. Telluride il più classico, Moonview che si riallaccia alla presenza Bulova nel programma spaziale americano e Surveyor dallo stile minimal; tutti con movimento solo tempo Precisionist al quarzo.
Come curiosità ricordiamo che quando nel 1960 Bulova, fondata negli Stati Uniti nel 1875, lanciò l’Accutron, il prezzo, a seconda dei modelli, variava da 170 a 400 dollari. L’Accutron fu poi migliorato, i primi erano piuttosto rumorosi, e ne furono prodotte anche versioni mini e ore del mondo; nel 1971 al posto del movimento a diapason venne impiegato un movimento al quarzo. L’Accuquartz, più piccolo del suo predecessore, costava 250 dollari in acciaio e 395 in oro.
Tra gli stilisti che lavorarono per Bulova ci fu persino Christian Dior, che disegnò una collezione particolare: alle 12 recava il nome Bulova e alle 6 Dior. Bulova era allora una delle prime aziende orologiere negli Stati Uniti, il suo fondatore Joseph Bulova, aveva voluto anche uno stabilimento a Bienne; negli anni ’50 impiegava 900 addetti e produceva 5.000 orologi al giorno, vale a dire un milione e trecentomila esemplari all’anno. Aveva anche stretto accordi commerciali con Citizen Watch, che divenne il suo agente esclusivo in un mercato particolarmente difficile per i prodotti esteri; in seguito la Citizen acquistò Bulova lasciando però al marchio libertà di agire individualmente e da questa collaborazione sono nati movimenti molto interessanti.
Possiedo da poco il Bulova Accutron II Alpha in versione scheletrata, bellissimo di qualità superba!
Sul fondello reca la dicitura “cina band”!
Cosa significa?
Ho letto molto sul web,ma pochissimi hanno capito che si tratta di un elettronico al diapason, in cui il diapason appunto passa da 2 a 3 punte, e dalla Lega metallica dei precedenti diapason,questo oggi è di cristallo!!
Vorrei sapere il tipo di batteria e la sua durata!!
Grazie.