Le agende di negozianti e giornalisti hanno time-table da far paura: qualcuno riesce anche a mettere un appuntamento ogni mezz’ora. Però non penso si riesca a tenere questo ritmo a lungo. Noi li abbiamo distanziati di 60 minuti, anche se arrivare in ritardo qui è scusabile.

Però non avevamo calcolato un imprevisto. Dal 30° piano della Tower House, dove avevamo ammirato i nuovi Moritz Grossmann, pensavamo di arrivare a pianterreno in un baleno visto la velocità tenuta durante la salita, ma…  evidentemente avevamo preso l’ascensore sbagliato. Si è fermato al 3° piano e non c’è stato verso di farlo scendere allo 0, anzi, siamo stati risucchiati al 30° da un collega spagnolo, che poi è sceso baldanzosamente mentre noi ritornavano al 30° e poi di nuovo al 3°, dove abbiamo trovato il collega sperduto sul pianerottolo. Finalmente siamo tornati con i piedi sulla terra e abbiamo cannato per pochi minuti un rendez-vous importante, alle 12.29, che, per fortuna, è stato spostato alla mattina dopo.

Dal 30°…  al 30° (!) piano della Tower ostaggi dell’ascensore; la Marketplatz con l’edificio rosso del municipio; acqua fresca

Una cosa curiosa: nella piazza assolata un doppio carrettino dei gelati offre (si fa per dire visto i prezzi) bottiglie di acqua minerale, vino spumante, bevande di frutta. Dicevamo dei prezzi: mezzo litro di acqua minerale (forse francese?) costa 5 franchi svizzeri. D’accordo che l’acqua è l’elemento più importante della nostra vita, ma qui diventa anche il più caro… Di contro una bottiglietta di vino spumante arriva a 15 CFH… Infine il mercatino, nella Marketplatz, davanti allo storico Municipio, è una sinfonia di colori tra fiori, frutta, bevande; sullo stesso marciapiede le fermate dei vari tram sono differenziate, inutile aspettare l’8 sotto il cartello del 2 o chiedere che il primo si fermi una seconda volta quando si è messo in moto.