Sono le 15.30 del 3 aprile, tra mezz’ora la 42° edizione della fiera di Basilea termina. Troppo presto per sapere quanti sono stati i visitatori, ma se per curiosità si va su Google, ci si convince che la matematica è un’opinione, checché ne dicano i professori.
Come si fa a leggere sono attesi 100.000 visitatori e poche righe più sotto, i visitatori saranno 150.000. Ma ragazzi, fra le due cifre ci sta un’intera città… Meno ampia la forbice per i giornalisti, da 3.500 a 4.000 e quella degli espositori, circa 1.800. Comunque sono cifre che, anche se ridimensionate, fanno di Baselworld il più importante appuntamento dell’orologeria e della gioielleria. Nella Halle 1.0, dove espongono i grandi marchi di orologi, per molti giorni non si riusciva quasi a camminare, meno traffico nella 1.1 e meno ancora nelle altre. Però se gli espositori continuano a venire all’appuntamento significa che il gioco vale la candela.
L’economia internazionale è in crisi? Certo, soprattutto per qualche fascia, ma ci sono anche i nuovi ricchi e i mercati cosiddetti emergenti. Così l’export elvetico tiene, anche se la tenuta è dovuta più ai prezzi aumentati, che al numero di orologi venduti. Il Gruppo Swatch (18 marchi dall’Haute de gamme al fashion) comunica la sua soddisfazione per i risultati da record nel 2013 (vendite per 8,82 miliardi di franchi) e le cifre del primo bimestre 2014 sono positive per tutto il comparto.
Anche se i tempi d’oro del Rinascimento orologiero sono un lontano ricordo, restiamo ottimisti e, visto che oggi è il primo anniversario di soloPolso, registrato il 3 aprile al Tribunale di Milano, un brindisi al futuro. Arrivederci a Baselworld 2015 (dal 19 al 26 marzo).