La passione per la musica di Raymond Weil non si smentisce nemmeno a Baselworld. Nel nuovo stand di tre piani la parete in legno dell’ingresso è decorata con una chiave di violino. La linea curva della superficie, viste le dimensioni, fa pensare a un contrabbasso, invece è un violoncello alto 9 metri che ha visto impiegare 59 elementi e 2.000 ore di lavoro. Anche nelle collezioni dei segnatempo continua la scelta di nomi legati alle opere o a temi musicali: i più recenti sono Jasmine per la Turandot di Puccini e Tango. Nella collezione Music Maestro, dedicata a chi dirige un’orchestra, quest’anno la cassa è in oro rosa e lo stesso accade per il Nabucco, due delle novità 2013.
Il nuovo Tre lancette in oro rosa della collezione Music Maestro è un modello automatico, con movimento visibile dal fondello. Il diametro della cassa è di mm 39,5; il quadrante argenté è decorato a clous de Paris, indici in oro rosa PVD. Il cinturino in pelle completa un’eleganza molto classica. “Nabucco Cuore Caldo”, forse perché il movimento meccanico visibile dal fondello batte proprio come un cuore (d’altro canto le scelte di RW in fatto di nomi sono sempre originali, basta pensare al “Don Giovanni così grande”). In questo cronografo automatico rattrappante e con indicazione della riserva di carica, l’oro rosa si unisce all’acciaio, al titanio e alla fibra di carbonio. Questi ultimi due materiali sono impiegati per il fondello, che lascia vedere il movimento, e per il rivestimento della cassa in acciaio, ø mm 46 sub a 10 Atm. Sono in oro rosa la corona, i pulsanti, la parte superiore della lunetta tachimetrica e gli indici. Per la prima volta il 12 è scritto per esteso (Twelve) in oro rosa. Realizzato in edizione limitata a 76 esemplari (gli anni dell’azienda indipendente, guidata dalla famiglia Weil), viene venduto in un cofanetto, che comprende anche gemelli da polso e una stilografica. Raymond Weil, impegnato nel sociale e nella beneficenza, destinerà parte dei proventi di questo cronografo all’Unità onco-ematologica pediatrica dell’Ospedale Universitario di Ginevra.
