A voler essere precisi sarebbe stato più giusto scrivere “da Parigi e dalla Svizzera” perché, se gli orologi Dior sono ideati sotto la Tour Eiffel e seguono lo stile della Maison francese sin nei più piccoli dettagli estetici, pure i loro movimenti sono svizzeri e la realizzazione viene eseguita in uno stabilimento elvetico.
Unico modello maschile il Chiffre rouge, che con i suoi dettagli rossi non passa inosservato, ormai da circa dieci anni. Nato come segnatempo con movimento al quarzo è diventato automatico e anche cronografo automatico con certificato del COSC. La versione 2014 à in acciaio, ø 38 mm, il movimento è l’ETA 2894 A/h 28.800, sulla massa oscillante, visibile dal fondello in vetro zaffiro, è inciso Dior Homme.
Nella serie Dior VIII Grand Bal il quadrante Plissé fa pensare a una gonna durante un valzer con il movimento automatico Dior Inversé; è impreziosito da diamanti come l’automatico Montaigne, più semplice, in acciaio e diamanti sul quadrante.
Sportivi i Black Ceramic con la cassa ø 38 mm in acciaio e ceramica high-tech e lunetta girevole con le piramidi tipiche della collezione Dior VIII; cinturino in pelle trattata con finitura metallica o bracciale in ceramica high-tech. Quadrante laccato con zona centrale in alluminio e pietre preziose. Nel movimento automatico la massa oscillante è laccata in colori tenui.
Infine da non dimenticare i Mini D de Dior ø 19 mm, raffinati e preziosi con cinturino brevettato, effetto metallico bianco, giallo o rosa, movimento al quarzo e pietre preziose su cassa e quadrante.