Nel mondo della distribuzione di orologi si parla generalmente di boutiques o di negozi monomarca, ma c’è un’eccezione. Patek Philippe chiama “Salons” i suoi esclusivi punti vendita di Ginevra, Parigi e Londra . In Cina alla fine dell’anno scorso dopo un paio di anni di lavori necessari per la ristrutturazione del negozio di Shanghai (aperto nel 2005 e seguito nel 2008 da quello a Pechino) la Maison ginevrina ha scelto un altro nome: “Maison Patek Philippe”. Non si tratta di un negozio che vede la vendita come esigenza primaria, ma di un luogo di incontro tra la Marca e il cliente cinese. Philippe Stern, presidente onorario, ha voluto infatti che l’atmosfera fosse quella stessa che pochi fortunati appassionati vivono entrando nella sede ginevrina.
Nel quartiere in stile coloniale e neoclassico Bund, i nove saloni su una superficie di oltre 1200 mq su due piani, sono stati allestiti con mobili e complementi d’arredo svizzeri, francesi e italiani da M.me Gerdi Stern, moglie di Philippe e madre dell’attuale presidente Thierry. Vetrine in legno laccato e dorato per la collezione attuale della Maison e lampadari in cristallo di Bague, fornitore della real casa di Francia, accentuano l’aspetto lussuoso dove hanno brillato anche pezzi unici inviati per un’esposizione speciale che ha visto al top lo Star Calibre 2000.
Infine quattro orologi in platino e smalti cloisonnées sono stati dedicati all’anno del Dragone e sui quadranti di cinquanta Ore del Mondo (25 in oro rosa e 25 in oro bianco) è stato scritto Shanghai invece di Hong Kong. Probabilmente quest’anno sarà la volta di esemplari decorati con i serpenti.