Intorno alla camelia, fiore giunto in Europa alcuni secoli or sono da Cina e Giappone e del quale si conoscono centinaia di varietà – semplici, doppie, bianche, rosse, rosate – sono nate alcune leggende. Per esempio quella di Venere che, per punirla di uno sgarbo, le tolse il profumo (anche se non è proprio vero perché alcuni petali emanano una sottile fragranza) oppure quella che la lega alla sapienza e conoscenza.
Proprio una camelia è diventata il simbolo floreale di Coco Chanel.
Questo fiore interpretava la nuova moda di Cocò; abiti e accessori ideati agli inizi del XX secolo, semplici e lineari, progressisti, ma sempre nel solco dell’eleganza. Nell’appartamento parigino in place Vendome – dove in passato si sono svolte splendide sfilate di modelli e che oggi è stato trasformato in un museo dedicato a questa grande donna – Cocò venne fotografata da Cecil Beaton nel 1936 e da Lipnitzky nel 1937, vicino a una pianta di cameiie e ai paravento dedicati ai fiori.
Poche settimane or sono un orologio Chanel – in apertura di questo articolo – è stato premiato al Grand Prix de Genève nella categoria Métiers d’Art. Sul quadrante del Mademoiselle Privé décor Camélia brodé, ricamato da abili artigiani (la Maison mantiene tuttora in molti settori i valori del grande artigianato) una camelia in toni sfumati ricamata con fili di seta a piccolo punto. Per la prima volta la Maison Lesage, che dal 1924 ricama per Chanel abiti e accessori, si è dedicata ai quadranti, mentre l’abilità di gioiellieri, incisori, orologiai si esprime anche in una collezione di orologi dedicati a questo fiore con pietre preziose e madreperla e, nell’alta gioielleria-orologeria, con un orologio-gioiello. Nel Camelia brodé dual time secret in oro bianco e diamanti due fiori sono anche orologi “segreti”; il quadrante nascosto si svela solo se il proprietario lo desidera, i diamanti sono più di 900 per oltre 10 carati.