Gaydon, è un piccolo centro del Warwickshire, Le Sentier poco più di un borgo in una valle alpina. In Gran Bretagna c’è il quartier generale dell’Aston Martin, che non è il solo importante riferimento automobilistico, poiché nella zona opera anche la Land Rover. In Svizzera il grande stabilimento di Jaeger-LeCoultre a Le Sentier vede, a pochi chilometri di distanza in altri comuni, riferimenti orologieri come le fabbriche di Audemars Piguet, Breguet, Blancpain.
Da quasi dieci anni Jaeger-LeCoultre e Aston Martin hanno uno stretto legame, la partnership è nata nel 2004, unendo nell’acronimo della nuova collezione orologiera le sigle dell’auto e una parte di un nome famoso, il Memovox. Da allora gli Amvox formano una prestigiosa collezione, che dopo la sigla porta il numero progressivo del nuovo orologio. Se però guardiamo al passato, forse il primo approccio fra i due marchi risale agli anni Venti, quando Edmond Jaeger ideava orologi da cruscotto, i “dashboard”, fornendo anche l’Aston Martin.
Entrambe le imprese operano nella fascia più alta di mercato e le uniscono anche trascorsi regali: la regina Elisabetta II nel giorno dell’incoronazione indossava un Jaeger-LeCoultre calibro 101, dono che è stato rinnovato con un Calibro 101 gioielleria in occasione del recente giubileo. Al Principe del Galles per il 21° compleanno arrivò un regalo splendido: un’Aston Martin blu.
Ma al di là di questi ricordi entrambe le aziende condividono identici obiettivi sia sotto il profilo della ricerca e sviluppo tecnologico sia sotto quello dell’accurata realizzazione anche estetica. In maggio l’Aston Martin ha presentato il prototipo della CC100, in giugno la nuova sportivissima Vanquish. Gli eventi per il centenario hanno visto sfilare oltre cento automobili sulla pista del Nürburgring, lo spettacolare atterraggio a Dubai, sul tetto di un albergo, di un’auto portata da un elicottero, la notizia che ogni vettura del centenario sarà realizzata in 100 esemplari, meno eclatante, ma cara a tutti gli inglesi, la targa posta vicino a Chelsea dove cento anni fa nacque la Bamford & Martin, divenuta poco dopo Aston Martin.
Quasi doppia invece l’esperienza orologiera della Marca di Le Sentier che nel 2o13 festeggia i suoi 180 anni: Antoine LeCoultre, uomo di genio (molte delle sue invenzioni stupiscono ancora oggi) nel 1833 fondò nella Vallée de Joux il suo allora piccolo, ma interessante atelier, che un secolo più tardi, unendosi all’impresa di Edomond Jaeger avrebbe iniziato un percorso che sembra inarrestabile. Oggi è la più grande attività orologiera della valle con oltre mille addetti. Per la ricorrenza modelli di vertice sono stati dedicati al fondatore in tirature limitate.
Qui però parliamo di “orologi e motori” e al SIHH 2013 Jaeger-LeCoultre ha presentato tre nuovi esemplari della collezione Amvox (nella foto sopra). Il Master Compressor Extreme W alarm (a destra) con il calibro automatico JLC 912, cassa ø mm 46,3 in titanio e ghiera interna con l’indicazione delle Ore del mondo, realizzato in cento esemplari. Il cronografo Ore del Mondo (a sinistra) con calibro automatico JLC 752/l, 500 gli esemplari, cassa ø mm 44 rinforzata con cermet (lega di allumino e ceramica ottenuta in forno a 2.500° e poi ulteriormente protetta contro l’ossidazione) e titanio. E infine il Master Hometime (al centro) cassa ø mm 40, calibro automatico JLC 975/H, indicazione giorno/notte. Cromatismi e quadranti sono legati alle Aston Martin, dal nero al grigio, con tocchi di rosso, alla griglia del radiatore.
Fra i modelli degli anni passati vale la pena di ricordare l’AMVOX2 del 2005 (nella foto sotto); un Chronograph Concept ad azionamento verticale, che grazie alla cassa basculante, adotta un sistema brevettato di avvio e arresto della cronografia premendo il vetro a ore 12 e rimessa a zero con una pressione a ore 6. Sulla carrure della cassa un cursore a ore 9, con tre posizioni, consente di bloccare a scelta i comandi del cronografo o solo la rimessa a zero. Nella cassa ø mm 44, è custodito il Calibro automatico JLC 751B; sul quadrante la satinatura circolare ricorda la superficie dei freni a disco; un’apertura fra le 4 e le 8, evidenziata in rosso, mostra il gioco delle leve; la corona è disegnata come il tappo del serbatoio della benzina. Tre le serie limitate: una di 250 esemplari con cassa in acciaio e titanio nero opaco, una di 750 esemplari in titanio lucido e spazzolato e una di 250 esemplari in titanio e platino.
Infine fra le curiosità degli orologi Amvox ricordiamo l’Ore del Mondo, che sulla ghiera interna ha il nome di Gaydon al posto di Londra e l’inserimento nel cronografo di un componente elettronico per chiudere e aprire da distanza le portiere della propria Aston Martin.