A dire il vero a fianco di ogni marchio avevo pensato di mettere una torta con le candeline.
Però quando ho visto le cifre degli anniversari da ricordare nel 2013 ho cambiato idea…
Così soloPolso spera che questa unica candelina virtuale, porti gli auguri non solo ai Marchi, ma anche agli orologi da polso che celebrano l’anniversario.
(N.B. questo è solo un primo elenco, a partire dal più longevo: per rispetto all’età).
275 – JAQUET DROZ – Pierre Jaquet Droz nasce nel 1721 e diventa famoso per i suoi automi.
La fama prosegue anche quando l’impresa familiare lascia La Chaux-de-Fonds e si trasferisce a Ginevra, dove un figlio di Pierre si è associato a Leschot.
Ai nostri tempi alcuni appassionati decidono di far rivivere il marchio (l’iniziativa meritava miglior fortuna) e negli anni ’90 insieme ai nuovi orologi da polso viene esposta alla Fiera di Basilea (non ancora Baselworld) anche una storica gabbia con l’uccello canterino e il quadrante dell’orologio che si vede dal basso. Sul finire del secolo Nicolas G.Hayek decide di comprare il marchio, oggi guidato da suo nipote Mark. L’orologio dell’anniversario non è questo ripetizione minuti con una coppia di cinciallegre che muovono la testa e le ali mentre un uovo si sta schiudendo e l’acqua del ruscello sembra scorrere, ma meriterebbe di esserlo.
180 – JAEGER-LECOULTRE – La LeCoultre nasce nel 1833 a Le Sentier e solo nel XX sec. si unisce a Edmond Jaeger, geniale orologiaio a lungo legato con Cartier per la produzione dei movimenti. La collezione Master Jaeger-LeCoultre è quella dell’anniversario e al top vede il Master Grande Tradition Tourbillon Cylindrique Jubilée con calendario perpetuo e fasi di luna realizzato in 180 esemplari e presentato al SIHH in gennaio.
160 – TISSOT – Nel difficile periodo dell’orologeria svizzera con altri prestigiosi marchi, entra in un gruppo che consente notevoli economie di scala e che, nel corso dei tempi è diventato l’attuale Swatch Group.
Da anni ha un presidente francese, Thierry Thibaud che ha impresso all’azienda di Le Locle un iter dinamico unendo tradizione a innovazione.
L’orologio dell’anniversario – pubblicato a fianco, è un Ore del mondo automatico, certificato cronometro dal COSC, indica i 24 fusi orari; si chiama Heritage Navigator ed è nato dalla rivisitazione di un modello del 1953, siamo quindi di fronte a un doppio anniversario e varrebbe la pena di dire doppio Happy Birthday.
130 – ALPINA – Ideato da Gottlieb Houser con un gruppo di orologiai aderenti alla Corporations des Horlogers Suisses (che vennero indicati come gli Alpinists) è nato a Winterthur nel 1883 e subito realizzò i suo movimenti. Negli anni Venti poteva contare su 2.000 negozi nel mondo, oggi appartiene alla Frederique Constant e, fedele al suo nome, prosegue nella produzione di orologi sportivi a Ginevra Plan-les-Ouates.
100 – SEIKO – Due anni fa il 130° anniversario dell’azienda è stato ricordato un po’ in sordina per rispetto alla tragedia dello tsunami avvenuta poche settimane prima. Quest’anno è la volta dei cento anni dell’arte manifatturiera negli orologi da polso. Nel XX secolo mr. Hattori Sr. noto importatore e distributore in Giappone di orologi da tavolo e da parete, decise di produrre anche orologi da polso con il suo marchio e nel 1913 nacque in Giappone il primo orologio da polso realizzato da Seiko. In precedenza (e dobbiamo risalire al 1895 con il marchio Seikosha) c’erano stati gli orologi da tasca. A quanto si dice nel 2013 ci sarà molta attenzione ai Kinetic e anche ai femminili.
60 – ROLEX EXPLORER – Nel 1953 nasceva l’Explorer, ma la Marca ginevrina non sempre ricorda gli anniversari dei suoi modelli e siccome tutto è sempre Top Secret fino all’ultimo, limitiamoci agli auguri.
50 – TAG HEUER CARRERA – Negli anni ’60 alla 12 ore di Sebring, dove la Heuer era timekeeper ufficiale Jack Heuer sentì i fratelli Rodriguez magnificare la Carrera Panamericana Mexico Road Race, una gara durissima. Il marchio era gia legato alle corse in auto e l’ing. Heuer, che stava progettando un nuovo cronografo robusto, facile da leggere, impermeabile, decise di chiamarlo Carrera. La prima edizione (Panda) bianca-nera aveva la scala tachimetrica. Poi nel 1969 nacque il Carrera automatico. Nel 1996 la collezione tornò a vivere. Quest’anno tutti i cronografi hanno il Calibro 1887 e la collezione si chiama Carrera Calibre 1887. Casse in titanio o in acciaio, ø 43 o 41 mm, lunetta in ceramica; uno (nella foto) con cassa ø 45 mm, è dedicato a Jack Heuer.
30 – SWATCH – Che dire ancora dell’orologio che ha rivoluzionato il mondo trent’anni or sono?
Un numero ridotto di componenti, plastica invece dei tradizionali metalli e un movimento al quarzo, distinguono la novità che in breve diventa una vera manìa anche per un’accurata operazione di marketing che avvicina al collezionismo tanti neofiti. Ma soprattutto siamo di fronte a una creatività senza limiti.
Tra i miei ricordi soprattutto il numero degli esemplari realizzati, che sullo stabilimento ETA a Grenchen cambiava periodicamente le sue nove cifre, e il concerto di Michael Jarre a Zermatt, un evento fantasmagorico nella cittadina a piedi del Cervino, per presentare il primo Swatch musicale. Infine, se ho visto bene da una ripresa televisiva, anche S.S. il Papa Francesco indossa un semplice Swatch nero con quadrante bianco.
A Baselworld 2013 viene allestita una mostra con oltre quattrocento esemplari di questo fenomeno che nel corso degli anni ha saputo rendere omaggio anche alla tradizione orologiera con un mix intelligente.
20 – PAUL PICOT – Compie vent’anni il cronografo Technicum che è stato il primo rattrappante automatico con il certificato di cronometro e l’indicazione della riserva di carica.
L’anno scorso la Marca ha presentato il New Technicum 1872 black PVD con movimento di Manifattura su base Lemania a carica manuale.
Oggi il modello dell’Anniversario in oro bianco o in oro bianco e diamanti, sarà realizzato rispettivamente in 25 e in 10 esemplari. Meno esclusiva, ma sempre in edizione limitata a 150 esemplari, la versione in acciaio o oro. Del Technicum Chronometer Calibre PP888 rattrappante ecco un disegno tecnico, gli esemplari definitivi li vedremo il 24 aprile (la stampa infatti ha il privilegio di entrare in fiera 24 ore prima del pubblico).
10 – VOGARD – Fondata a Nindau vicino a Bienne da Michael Vogt (laureatosi all’Università di San Gallo e con esperienze alla Unilever e nelle aziende orologiere TAG Heuer, Ebel e Gucci) la Vogard adeguandosi alla sua vocazione, ha realizzato un nuovo Ore del mondo. Michael Vogt, nel viaggio per promuoverlo negli Stati Uniti, ha incontrato il Presidente Barack Obama che ha ordinato una versione speciale del nuovo segnatempo. La lunetta con le città recherà i nomi di Honolulu, Washington e Nyangoma in Kenia; una scelta pratica perché il Presidente ha detto “così so che ora è in Kenia quando voglio parlare con la nonna“.