A dire il vero il titolo dovrebbe avere anche una terza parola; sarebbe giusto inserire “motori” perché la collezione degli orologi Mille Miglia esce dal comparto dei segnatempo per sconfinare in quello delle auto d’epoca, interessando un pubblico ancora più ampio. E, per quanto con un po’ di dispiacere, lascio perdere i gioielli. Essendo donna non posso fare a meno di ammirarli, ma soloPolso è rigorosamente legato agli orologi e lascio le preziose meraviglie della Maison Chopard, molte ideate da Caroline Scheufele, alle colleghe dei giornali che seguono la moda.
Legata alla Mille Miglia storica sulle strade italiane, Chopard ne ha fatto un fiore all’occhiello. Ogni anno un segnatempo con il logo a freccia, viene realizzato in edizioni limitate in acciaio e in oro; le prime “millesimate”- per usare un termine legato alle migliori produzioni vinicole – quelle nel metallo prezioso, in numero ridotto. Comunque entrambe hanno avvicinato al collezionismo orologiero persone che prima ritenevano che gli orologi servissero solo per conoscere l’ora. Dopo questo lungo preambolo, che la dice lunga sul mio amore per le automobili (e con una punta di orgoglio vorrei che andaste a leggere il mio curriculum…) ecco l’edizione del Mille Miglia 2013: un cronografo automatico dual-time con la cassa ø mm 41 in acciaio o in oro rosa (2013 e 250 esemplari) e una lunetta ø mm 44 per facilitare la lettura del quadrante senza appesantire i polsi più sottili. Per gli sportivi però, c’è anche la collezione Superfast con tre modelli ispirati alle corse in automobile: l’automatico (cassa ø mm 41) e, con cassa ø mm 45, il Power-control o indicatore riserva di carica e il cronografo automatico; tutti in acciaio, certificati cronometro dal COSC, con il quadrante ispirato dalle righe, che distinguevano le auto del passato, contatori e indici altrettanto legati ai cruscotti di un tempo.
Nel campo degli orologi gioiello, regno di Caroline Scheufele, l’evergreen Happy Sport Medium, in oro rosa con movimento automatico; nella collezione Imperiale, l’automatico versione alta gioielleria in oro bianco con diamanti e ametiste e il cronografo automatico All Black, in acciaio trattato DLC con o senza diamanti.
Eccoci ai modelli che fanno capo a Frederic Scheufele (per quanto i movimenti automatici nella collezione Imperiale disegnata dalla sorella Caroline, probabilmente si devono proprio a lui). Nella collezione L.U.C. all’estetica tradizionale della cassa rotonda in oro rosa, fanno riscontro movimenti meccanici nati anche da intuizioni innovative: dall’automatico Classic 1937, al Perpetual T tourbillon con tecnologia Quattro ®, al modello XPS con tecnologia Twin, tutti certificati cronometro. Diverso il discorso per l’Engine One H in titanio e movimento con scappamento a tourbillon, prodotto in cento esemplari, che ha rivoluzionato l’estetica della cassa; anche la lettura del tempo sul quadrante presenta molti riferimenti a motori e cruscotti dell’automobile.
Infine, per restare in carattere con gli altri pezzi dedicati a Baselworld 2013, concludo pubblicando la fotograia dello stand, che è sempre stato un punto di riferimento nella Halle 1.o.
L’altra anima della Marca ginevrina è quella della tradizione orologiera e, grazie alla passione di Karl Friedrich Scheufele a Fleuerier è nata una Manifattura.