“…e per fortuna che c’è Riccardo..” cantava Giorgio Gaber, noi potremmo adattare il ritornello al turismo straniero che arriva in Italia per i tesori artistici e naturali, ma anche per fare shopping e in particolare shopping di orologi d’alto target.
Le storiche orologerie milanesi, romane o di altre città, inserite per le loro caratteristiche nei circuiti delle agenzie di viaggio, trovano ossigeno proprio grazie a cinesi, giapponesi, russi e così via. Lo testimonia anche una ricerca di Assorologi. Nei primi otto mesi 2013, in base ai rimborsi IVA chiesti in dogana, orologi e gioielli venduti a turisti extracomunitari hanno rappresentato il 15% del totale con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Forse anche perché il turismo dalla Cina è aumentato notevolmente. Le vendite con prezzi superiori ai 3.000 Euro rappresentano il 18% del totale, ma anche il 79% delle vendite a valore generale. I clienti “migliori” sono i cinesi (31% del totale, spesa media 5.ooo Euro) seguiti dai russi (16%, 2.000 Euro) e americani (13%, 1.900 Euro). Le città preferite? Milano, Roma, Firenze, Venezia e Verona. Mario Peserico presidente dell’Associazione ha commentato questo segnale positivo augurandosi più semplici adempimenti burocratici e, soprattutto, maggior attenzione al mercato interno.