Il 13 settembre è scomparso un grande maestro orologiaio, Dominique Loiseau. Ho avuto la fortuna di incontrarlo quando aveva da poco presentato il suo Grande Sonnerie automatico con 32 complicazioni suddivise equamente sui due quadranti e con due rotori all’esterno del movimento. Al Palace di Baselworld esponeva con il suo nome fra gli orologiai indipendenti, ma era stato legato a Blancpain con il 1735 e più o meno esplicitamente anche con altri grandi Marchi. Dopo studi di letteratura e filosofia in Francia, aveva scelto l’orologeria diventando un maestro del restauro anche per automi. Girard Perregaux nel 2011 ne aveva chiesto la collaborazione e Michele Sofisti, CEO del Gruppo, lo aveva definito “un innovatore e una leggenda”.