L’antico marchio francese è stato fatto rivivere nel 2002 da David Zanetta e Denis Flageollet. In questo decennio sono state depositate 9 richieste di brevetto realizzando 17 innovazioni mondiali e 16 movimenti di Manifattura per una produzione elitaria destinata a esperti collezionisti. Nel 2013 partecipa all’asta di Montecarlo a favore della ricerca medica per curare malattie terribili come la distrofia muscolare e il management della Marca (da due anni la carica di CEO è stata affidata a Pierre Jacques) ha scelto un segnatempo icona e dal nome emblematico: Skybridge.
Sembra infatti un ponte nel cielo stellato, ma qui le stelle sul quadrante sono in oro bianco o diamanti e non manca nemmeno la tradizionale luna. L’esemplare in asta, unisce all’estetica affascinante la più moderna tecnologia. Il movimento di Manifattura, meccanico a carica manuale, è protetto da 4 brevetti, ha un doppio bariletto, ruota del bilanciere in silicone/palladio, ruota dello scappamento in silicone, luna sferica, 27 rubini e 28.800 A7h. La cassa, a differenza di quella in titanio per lo Skybridge DB28, è stata realizzata in platino diventando così un modello unico.