No, non stiamo parlando di profumi o di abiti, ma di Orologi. Quelli con la “O” maiuscola! Anche quest’anno la Maison Chanel ha riconfermato la propria presenza tra i Big del Salone dell’Orologeria di Basilea, dove ha festeggiato il 30 anniversario del suo ingresso fra gli orologi importanti.
We are not talking about perfumes or dresses but about watches and important watches with mechanical movements; Chanel second made in house movement was born from a partnership between Chanel and Romain Gauthier. Novelties for Gent and Ladies, wonderful Mademoiselle Privée collection.
Iì 15 febbraio abbiamo pubblicato molte anteprima della Maison, destinate a polsi femminili e maschili, qui abbiamo scelto di dedicarci a ciò che abbiamo visto e sentito nello stand. Una delle frasi che più ci ha colpito, è stata: “Se un uomo cerca un modello di segnatempo Chanel!, lo fa perché sa quello che vuole, soprattutto vuole distinguersi dagli altri”. (forse è per questo che mi è stato affidato il compito di scrivere delle novità 2017). Certamente chi pensa che la Maison si limiti a unire componenti o parti d’orologi in composizioni già parzialmente complicate, si sbaglia notevolmente! E non ci riferiamo solo ai bellissimi modelli da donna.
All’interno dello stand appositi pannelli (foto a lato) hanno ricreato i vari passaggi delle singole realizzazioni, dalla ceramica high-tech ai certosini quadranti con ricami e orli! I disegni da riprodurre, i rocchetti dei fili sottilissimi, le forbici o i colori degli smalti hanno stupito più di un visitatore. Il tutto supportato da un bellissimi video, adesso trasmesso anche in rete, capace di animare ogni differente capolavoro, mettendone in risalto le qualità d’alto artigianato nei dettagli che impreziosiscono le collezioni Madeoiselle Privée e dei Métiers d’Art, spesso ispirati alle opere giapponesi che impreziosivano la casa e lo studio di Mlle Coco.
Chanel ha creato al proprio interno un gruppo di Design, denominato Les Ateliers: la quintessenza per una Manifattura. E per mantenere i requisiti necessari per essere una Manifattura di alta orologeria, è stata definita una partnership con un famoso maestro orologiaio, Romain Gauthier, così da garantire alla Marca le necessarie forniture di movimenti o componenti. Negli anni passati era stato il movimento creato da Giulio Papi e dal suo team ad averci lasciato a bocca aperta e sicuramente la collaborazione continuerà in futuro perché Chanel è aperta a tutto ciò che la aiuta ad essere e restare, con collezioni mirate, nella fascia alta del mercato.
A Baselworld dunque è stato presentato il secondo movimento esclusivo di Manifattura realizzato da Chanel, inserito nella collezione Première dalla cassa, diciamo iconica, ideata trent’anni or sono. Si è puntato tutto sul fiore preferito da Mademoiselle Coco! Chi indosserà il Première Squelette Camelia, nella versione “serti” e in quella ancora più esclusiva d’alta gioielleria, potrà comunicare molte cose al proprio entourage, partendo dalle difficoltà del progetto, che vede i petali della camelia trasformati in ruotismi impreziositi da diamanti.
Il segnatempo Mademoiselle Privée con decoro Aubazine celebra un periodo di vita vissuto da Gabrielle Chanel presso l’abbazia di Aubazine, in Francia, rifacendosi agli arabeschi delle vetrate della stessa abbazia. Immancabili poi i modelli J12, in ceramica high-tech bianca o nera, con o senza diamanti Di tutt’altro stampo invece la collezione femminile Boy-friend Tweed. In acciaio con diamanti oppure in oro beige con diamanti. La caratteristica che più ci ha colpito – oltre alle linee classiche e pulite della cassa – è la lavorazione del bracciale a maglia stampata: giovane, fresca e moderna! Mentre il Monsieur de Chanel non poteva che essere in platino.
Chanel però non è solo raffinatezza (ricordate la sua frase: l’eleganza è quando il rovescio è bello come il diritto?) è anche giovane estro! Basti pensare ai modelli che propongono orologi come il mitico Mickey Mouse di Gérald Genta; qui i J12 in ceramica bianca hanno sul quadrante una Mademoiselle che indica il tempo con le braccia mentre nell’altro i numeri delle ore sembrano esser caduti tutti alla base della cassa, forse per sottolineare che i sogni a volte sono senza tempo. Lorenzo Sutti