Se parlassimo di vini diremmo che i Parmigiani Fleurier sono D.O.C.G., ma anche se sono orologi della Manifattura di Michel Parmigiani recano l’indicazione della zona d’origine: Fleurier. Una valle dove è nato anche il grande maestro orologiaio, Berthoud. Parmigiani Fleurier è dunque il nome dell’azienda, ma per chi ama gli orologi basta dire Parmigiani.
Parmigiani watches are really D.O.C.G. like best wines, for Brand’s anniversary a selfwinding with moon in Tonda collection and, besides Tourbillon we saw in Florence also Galaxy and among Objets d’Art a clock with automate horses.
Anche perché è un omaggio a un Maestro orologiaio di origine italiana, che ha mantenuto un equilibrio – che non sempre si incontra in chi ha avuto successo – mettendosi in gioco di persona per scelte tecniche e di design. Al suo fianco c’è stata e c’è la famiglia Sandoz, ma ciò non ha impedito che l’anno scorso ci siano stati momenti non facili. La crisi generale e, in gennaio, la modifica nei cambi monetari hanno pesato anche sul comparto orologiero svizzero, determinando contrazioni nell’export soprattutto vero i grandi mercati Russia e Cina. A questa edizione del Salone, che festeggia i vent’anni del marchio, Michel è apparso sorridente e affabile come quando, dopo tanta gavetta, ha fondato la sua Manifattura e visto che lo stimiamo da anni: Auguri Michel.
Ed eccoci agli orologi. La collezione Tonda si è arricchita di nuovi modelli, dal Tonda 1950 tourbillon, che abbiamo ammirato in ottobre a Firenze, al modello dell’Anniversario. L’automatico femminile Tonda Méropolitaine Séléne (cassa in acciaio ø 32,30 mm, calibro PF318 realizzato in house, 28.800 A/h, due bariletti in serir) ha messo la luna in pole position. Di segnatempo con le fasi lunari ce ne sono molti, questo però è particolare: un fiore di loto spicca al centro del quadrante in madreperla bianco o blu Abissi; la luna ha una tonalità rossa e l’aspetto reale è riprodotto con strati alternati di materiale, last but not least, un pulsante alle 9 la regola indipendentemente da giorno e ora, facendola corrispondere alla zona geografica di riferimento. Nelle foto sopra, abbiamo scelto le versioni con il cinturino, esiste anche il bracciale in acciaio, ma secondo noi è troppo sportivo rispetto all’eleganza del quadrante.
Per il pubblico maschile, che sicuramente rappresenta la percentuale maggiore dei clieni Parmigiani, l’orologio del ventennale è il Tonda Chronor Anniversaire con il primo movimento cronografico integrato della Maison. Un traguardo nella tecnica orologiera con il Calibro PF361 rattrappante a carica manuale e gran data. Realizzato in oro e decorato secondo la migliore tradizione orologiera, questo movimento presenta una particolarità, sul tamburo del bariletto mostra in rilievo il profilo di Michel Parmigiani; le A/h sono 36.000, pari a 5 Herz, indica il decimo di secondo senza moduli aggiuntivi e ha due ruote a colonn (la seconda governa la lancetta sdoppiante), inoltre la cronografia è a innesto verticale e il bilanciere è agganciato in due punti a un ponte passante; integrato anche il sistema della gran data che dispone di due dischi ø 13 mm. Il quadrante è bianco o blu Navy, una nuova sfumatura nella tavolozza cromatica dell’azienda, cassa in oro bianco o rosa ø 42,10. Sempre fra i Tonda 1950 nella sezione Alta orologeria, il tourbillon Galaxy, 5 esemplari numerati sul fondello della cassa in oro rosa; l’estetica del quadrante in avventurina blu ruota intorno all’asse delle ore 07-8, un dettaglio che può anche sfuggire, ma che è stato ideato perché corrisponde all’ora della nascita di Michel in Val de Travers. Quanti anni fa? Non molti e poi non è tanto l’età anagrafica che conta, ma quella mentale (lo dico per esperienza personale…).
Torneremo a parlare di Parmigiani negli articoli dedicati agli anniversari, qui concludiamo con un’eccezione al tema degli orologi da polso, presentando un Objet d’Art, la più recente pendoletta ovale con automi, dedicata ai cavalli arabi.