Baselworld non è solo una passerella per l’orologeria della tradizione infatti sono diversi i marchi che presentano smartwatch. Da Fossil a Tissot, da Casio a TAG Heuer o a Breitling, tanto per dare un’idea di come ogni fascia di mercato ne sia coinvolta comprendendo sia gli orologi sia i cinturini.
Baselworld is the most large and important exhibition for watches and straps, but “connected” were not so important like last year. TAG Heuer was born in november and in Baselworld was something “déjà vu”, really new agreement among Bvlgari-Mastercard-WISekwey, but watch will arrive, perhaps, in the last part of the year. Rumors say Apple was not there because Leonard has patented a logo with an apple. Swiss export 2015 show -3% brecause of Asia crisis while European markets seem to go better.
Questi ultimi, accessorio sin qui indispensabile per portare il segnatempo al polso adesso vivono anche di vita propria. Anche Marchi importanti, da Breitling a Montblanc, li scelgono per attivare la connessione, mentre nei casi più semplici si limitano ad operare nel campo del fitness come semplici bracciali. Rispetto al battage dello scorso anno ci sembra di aver visto una certa calma, forse perché non c’era il fascino della novità: il connected TAG Heuer dello scorso novembre, a Basilea si presentava per la prima volta, ma era un “déjà vu”; però di nuovo c’è che dall’inizio dell’estate sarà disponibile anche nei negozi italiani.
Assolutamente nuovo l’accordo tra Bvlgari, Mastercard e WISekwey che prevede per il Diagono Magn@sium la possiilità di effettuare pagamenti negli oltre 4 milioni di punti vendita del circuito Mastercard. Siamo però ancora nell’ambito del futuribile, sembra si dovrà attendere la fine dell’anno prima di vedere la presentazione dell’orologio.
In Italia dalle indagini promosse nel 2015 da Assorologi con GfK Retail e Technology, risulta notevole la crescita di smartwatch venduti nei negozi di articoli sportivi, un canale che rappresenta il 4,43% sotto il profilo della quantità e il 13,2% a valore del nostro mercato orologiero. Le statistiche e i dati diffusi delle vendite non sono oro colato, forse solo le cifre dell’export possono dare un’immagine precisa del comparto orologiero; quelle svizzere del 2015 (21,5 miliardi di franchi svizzeri) hanno messo in risalto un calo del 3% rispetto all’anno precedente, in flessione tutti i mercati asiatici mentre quelli europei sono in leggero recupero (Francia +9,4%, Regno Unito +19,1%, Germania +0,7% e soprendentemente l’Italia +6,4%).
Infine un gossip: secondo quanto riportato dalla TV svizzera, a Baselworld non c’era Apple perché sarebbe in corso una diatriba sul marchio: la famosa mela. Leonard, orologi fashion che erano stati distribuiti anche in Italia, ha depositato da tempo il disegno di una mela tagliata con un numero; vedremo come andrà a finire.