Oggi si chiude la XXV edizione del SIHH; 25 anni magici con l’alta orologeria che aveva ripreso il suo posto; entusiasmo, conquiste di nuovi mercati, produzione che, per molti marchi, ha visto periodici incrementi a due cifre.
25 wonderful years of SIHH, but since sometime there are problems, the last one according to Swiss money. Here some flashes on the show, we’ll publish in these days articles about single brand with best novelties.
Negli ultimissimi tempi però, la crisi finanziaria scoppiata in America e dilagata in Europa, ha colpito anche il mercato orologiero; in parte è stata contrastata dalla crescita in Russia e Cina, mercati che però adesso sono in affanno e, pochi giorni prima dell’apertura di questo Salone, la doccia fredda del Franco svizzero non più calmierato. Un tonfo alla Borsa di Zurigo per alcuni gruppi, poi in parte recuperato; grandi marchi che sembra vogliano adeguare i listini con aumenti tra il 3 e il 7%, altri che assorbono le perdite al loro interno per sostenere la distribuzione (fra questi, come riportato ieri dalla stampa svizzera, Parmigiani e Bvlgari). È presto per avere notizie sulle vendite, certo che i sorrisi erano un po’ forzati.
Risvolti economici a parte, ecco flash di cronaca durante quattro giorni; poi per ogni marchio presenteremo le novità, completando così le molte preview del SIHH 2015 già pubblicate.
RICHARD MILLE: marchio maschile per antonomasia, ha realizzato un Tourbillon Fleur che alla romantica creatività affianca un eccezionale padronanza tecnica (doti di Giulio Papi e del suo team). Sul quadrante in onice con ore decentrate, spicca, nell’angolo opposto, una magnolia cinese con cinque petali che, a richiesta, si aprono in 5 secondi; all’interno come un pistillo si alza, per un millimetro, il tourbillon volant; 5 secondi anche per la chiusura. L’intero stand è stato decorato con composizioni floreali (persino gli abiti botticelliani di due mannequin nel primo giorno, con toni più moderni, purpurei, nel secondo; d’altro canto si sa, soprattutto le rose durano lo spazio di un mattino).
VACHERON CONSTANTIN: festeggia i 260 anni con una serie di modelli anniversario capitanati da un bellissimo cronografo a cushion.
PIAGET: nuovo record nello spessore di un orologio con l’Altiplano cronografo ultrapiatto.
IWC: 75 anni di Portoghese con un Annual calendar e altri modelli.
PANERAI: Equazione del tempo facile da leggere perché in linea.
BAUME &Mercier: l’eleganza degli Hampton e la conferma del femminile Promesse.
MONTBLANC: grandi viaggi anche con la croce del Sud come stella guida e un maxitourbillon sul soffitto dello stand.
AUDEMARS PIGUET: oltre al Royal Oak Concept ripetizione minuti, da notare che il 2015 sarà l’anno del Millenary al femminile.
JAEGER-LECOULTRE: molte novità (forse anche troppe): luna e precisione in primo piano, ma nello stand, chi ama i Reverso si è fermato a lungo di fronte a una versione completata con un quadrante originale degli anni Trenta.
RALPH LAUREN: molti movimenti automatici, splendidi i due 867 Tuxedo, automatico e Petit con diamanti e movimento al quarzo.
ROGER DUBUIS: da sempre legato alla scheletratura, oggi con il disegno di una stella enfatizza questa tecnica nella collezione Astrale, e nei più tecnici Excalibur spider (particolari in un modello i diamanti inseriti nel caucciù della lunetta) che hanno ispirato anche la scenografia dello stand avveniristica come sempre.
PARMIGIANI: partnership con Lalique per edizioni artistiche e un Bugatti segreto (il coperchio riprende la griglia della vettura).
CARTIER nuova la collezione Clé con la corona che gira come una chiave; diamanti che vibrano nel Ballon Bleu de Cartier. Avete presente come si agitano le App su Ipad e telefonini? bene lo stessa impressione la danno 132 diamanti quasi a pavé sul quadrante, ognuno è incastonato in una spirale che ondeggia ad ogni movimento.
VAN CLEEF & ARPELS: arte e poesia nei quadranti.
GREUBEL FORSEY: migliorato il prototipo del Q.P. con equazione del tempo.
A.LANGE & SOHENE: chiudiamo con un altro anniversario, i 200 anni dalla nascita di A.F.Lange e uno speciale Zeit Werk che domina l’ingresso dello stand. È una moderna ripetizione minuti: si ascolta l’indicazione sonora del tempo così come è indicato sul quadrante (i martelli battono il numero delle ore, poi le decine dei minuti e infine i minuti).
Ancora un’annotazione, quasi di servizio, alcuni stand hanno modificato la sala delle sessioni, sembra di entrare in tribune sportive o in aule universitarie e sui gradini qualche anima pia ha anche sistemato dei cuscini.