Terza sessione del 21 gennaio da Cartier, che ci ha deliziato sotto il profilo della creatività più sbarazzina con i diamanti che vibrano e con l’abituale maestrìa nei movimenti, affiancata dall’abilità degli artisti che realizzano quadranti e casse con smalti policromi o con disegni in filigrana d’oro, ma anche con una nuova collezione: la Clé de Cartier.
Cartier has realized wonderful watches, but also amazing models like the one with diamonds trembling on the dial, there is a new collection Clé de Cartier and really a lot of complicated watches at the top of watchmaking.
Con una cassa dalle curve morbide, diametro 31, 35 e 40 mm, pensata per i polsi femminili, questa collezione ha reinventato la corona di carica trasformandola in un oggetto funzionale di design, una chiave che modifica un gesto codificato da quasi due secoli; originale l’incastonatura dello zaffiro che la impreziosisce restando a filo del metallo. Parlando di incastonatura poi è più che divertente quella dei diamanti che vibrano in un Ballon Bleu perché inseriti in una sottile spirale metallica realizzata con grande tecnica.
TECNICA E DESIGN NELL’ALTA OROLOGERIA
Nella collezione d’alta orologeria, che comprende sette modelli sono molti gli squelette. Quest’anno la scheletratura è un tema comune a molti grandi Marchi e Cartier la esalta. Nel Calibro 9618 manuale del nuovo Crash (cassa in platino mm 28,15×45,32) i ponti formano gli indici romani VI e XII il movimento di forma si inserisce nella cassa asimmetrica. Nel Tank Louis Cartier scheletrato zaffiro in oro rosa cassa mm 30×39,2 il Calibro 9622 MC crea anche un gioco cromatico fra i ruotismi dorati e quelli trattati black; il Rotonde de Cartier Astrotourbillon, realizzato nel 2010, la platina scheletrata appoggia sulle due cifre in numeri romani, la gabbia allungata del tourbillon accentua l’ampiezza della traiettoria e ruota intorno al quadrante in un minuto, rendendo ancora più aereo il Calibro 9461C composto da 223 elementi e 23 rubini; cassa in oro bianco ø 47 mm, solo cento gli esemplari.
Infine è scheletrato anche l’Orologio Rotonde Grande Complication, ai vertici della tecnica orologiera; nella cassa in platino ≠ 45 mm il movimento Calibro 9406MC, 15”’1/2 a carica automatica (il microrotore in platino a due livelli aumenta la velocità di carica riducendo perdite di energia) è un Ripetizione Minuti, tourbillon volant e calendario perpetuo; eccezionalmente contenuto lo spessore: mm 5,49.
Sempre nella collezione Rotonde de Cartier il Calendario Annuale, un tema che molti Marchi hanno scelto. Il Calibro 9908 MC manuale presenta un quadrante a tre livelli di lettura, cassa in oro rosa o bianco ø 40 mm, il Double Tourbillon Mysterieux (Calibro 9454 MCa carica manuale cassa in oro rosa ø 45 mm) e il Tourbillon Lové, Calibro 9458MC; cassa in oro ø 46 mm.
Un prezioso orologio gioiello con diamanti è il Rèves de Panthers giorno/notte automatico, con i tre felini che guardano la metà superiore del quadrante dove si alternano il sole e la luna, pantera in primo piano anche nel Pantera Filigrana mentre in un’altra versione la belva è realizzata a mosaico. Infine la novità eclatante, la nuova incastonatura che fa vibrare i diamanti sul quadrante, per questo Balons Bleu de Cartier sono state inoltrate diverse domande di brevetto. La cassa è in oro bianco ø mm 42, il movimento è il Calibro manuale 430 MC, solo venti gli esemplari.
Un susseguirsi dunque di novità che mettono in risalto fantasia e abilità, riassumendole in un eccezionale savoir faire estetico e tecnico. In questi 25 anni di un Salone voluto soprattutto dal Management della Casa parigina, Cartier ha via via dimostrato di essere una grande Manifattura di orologi. I gioielli fanno sempre parte del core business della Marca, ma i segnatempo, molti dei quali con il Punzone di Ginevra, hanno bruciato le tappe.