Casse e quadranti a volte hanno forme o decori mirati. Un campo curioso è quello degli strumenti musciali dove Piaget credo sia stato il primo a proporre cose mirabili. Nel 1992 al Palazzo Reale di Milano ho visto alla mostra Piaget Montres & Merveilles il bracciale di un orologio d’oro con madreperla e onice a perfetta imitazione di una tastiera. Nel catalogo il modello era indicato come Il “Tastiera di pianoforte, anni ’70, movimento al quarzo P8, realizzato per un pianista di jazz”, il libro di Cologni-Negretti-Nencini (Piaget Montres et Merveiles 1874-1994) invece indica anche il nome del pianista: Errol Garner.
Qualche anno fa al Palace di Basilea mi è piaciuto il segnatempo Steinway & Sons, ideato da un designer-pianista che aveva chiesto alla celebre marca di pianoforti il permesso di usarne il nome. La forma del pianoforte e i simboli musicali Fabrizio Cavalca li aveva usati anche in altri campi; la collezione degli orologi comprendeva 4 soggetti ispirati a Bach, Chopin, Debussy e al compositore e pianista francese Erik Satie. Per i polsi femminili l’orologio era impreziosito da diamanti; le corde del pianoforte sempre fatte a mano.
Una chicca è l’orologio ideato da Yvan Artya. Il Son of a Sound ha una cassa molto originale (è la testa di una chitarra in oro rosa e titanio, mm 42×53); il movimento è stato sviluppato in collaborazione da più esperti: ore e minuti sono a retrograde. Le prime indiscrezioni parlano di altri particolari che Artya si riserva però di comunicare all’inaugurazione del Palace e mi sembra giusto attenermi a questo desiderio.
Sui quadranti è molto più facile sbizzarrirsi. Basta mettere un nome famoso, magari anche la sua firma, note o simboli musicali riferiti agli strumenti. Nel 2005 Oris ha dedicato a Frank Sinatra una intera collezione con esemplari della collezione Jazzmaster (cassa retro con anse mobili) anche arricchiti da complicazioni. Nel 2007 invece è arrivato il Jazz Watch automatico Dizzy Gillespie con una tiratura di 1917 esemplari, l’anno di nascita del musicista; cassa anni ’70 e sul fondello il ritratto di Gillespie con la tromba.
Quest’anno Hamilton presenta il Jazzmaster Face2face: da un lato segnatempo con movimento automatico ETA 2094, dall’altro cronografo con movimento ETA 2671; la cassa ovale girevole – mm 44×53 – è in acciaio; solo 888 gli esemplari. Per i polsi femminili c’è il più semplice Jazzmaster Lady automatico.
Un fil-rouge lega la musica moderna e le scelte strategiche di Gucci, che a Londra ha lanciato l’UK Music Fund per sostenere la World Heart Beat Music Academy di Londra. Grazie agli accordi con la Recording Academy, che organizza i Grammy Awards®, dieci giovani musicisti di talento potranno partecipare al Grammy Camp di Los Angeles. Questa iniziativa è il naturale sviluppo del Gucci Timepieces & Jewelry Music Fund, lanciato nel 2012 per promuovere, con China Soong Ching Ling Foundation, giovani musicisti di tutto il mondo. Infine tra i legami musicali non si possono dimenticare gli orologi di Chopard dedicati a Josè Carreras e a Elton John o le collezioni di Raymond Weil distinte dai nomi di famose opere liriche: da Otello a Traviata, da Amadeus a Don Giovanni, sino al recente Jasmine Turandot Splendor ispirato a Puccini, mentre per chi ama la danza c’è il nuovissimo il Tango.